Scuola, ragazzi e famiglie una catena per la consapevolezza ambientale

Nell’ambito del Progetto Scuole E.On sono stati coinvolti 850 insegnanti in tutta Italia, con un sondaggio che ha rivelato come il 70% di essi è convinto che i ragazzi siano preoccupati per il futuro del Pianeta, che l’80% di loro sia sensibile ai temi di salvaguardia dei mari e delle foreste e certi che la soluzione vada trovata tutti insieme.

A questo proposito la sensibilità delle nuove generazioni, estremamente recettive ai cambiamenti, è strettamente collegata agli effetti evidenti del mutamento climatico, alle temperature sempre più alte e alla scarsità di piogge che mette in pericolo la vegetazione locale e influenza il paesaggio.

Come dimostrano i risultati, inserire queste tematiche nei programmi scolastici ha poi un’influenza anche sui comportamenti delle famiglie. Infatti nel 2020, secondo una ricerca condotta da E.On con Pleiadi e Meteo-Expert, solo il 40% le famiglie valutava positivamente quanto la formazione e l’educazione a scuola avessero un impatto sulle scelte riguardanti la sostenibilità del nucleo familiare Ora la consapevolezza dell’impatto sulle famiglie è cresciuto, come conferma il 70% degli insegnati intervistati.

In ambito di sostenibilità ambientale, sottolinea Lucio Biondaro, Ceo di Pleiadi, partner di E.On per il progetto di education: il ruolo della scuola e del corpo docenti diventa quindi centrale. Questo vuole dire essere informati, realistici e critici nei confronti delle previsioni troppo ottimistiche e delle soluzioni troppo semplicistiche. Un esempio per tutti: gli Obiettivi dell’Agenda 2030 Onu e la consapevolezza dei ragazzi circa la loro effettiva realizzazione. Per il 46% di loro, infatti, questi target sarebbero poco realizzabili e troppo ambiziosi da raggiungere, mentre il 30% è tuttavia sensibile all’impegno delle comunità e delle istituzioni per il raggiungimento degli stessi.