
Un aereo di sorveglianza militare canadese ha rilevato dei rumori sottomarini mentre una massiccia ricerca è continuata oggi nella parte del Nord Atlantico dove il sommergibile che è scomparso mentre portava cinque persone a visitare il relitto del Titanic.
La Guardia Costiera degli Stati Uniti non ha approfondito ciò che i soccorritori credevano potessero essere i rumori, sebbene questo offrisse un barlume di speranza poiché le stime suggeriscono che potrebbe essere rimasto solo un giorno di ossigeno, sempre se il battiscafo sia ancora funzionante. E poi, come potrebbero i soccorsi raggiungere il sommergibile perduto, che dovrebbe essere ad una profondità fino di circa 3.800 metri ?
La Guardia Costiera ha scritto su Twitter che un P-3 Orion canadese aveva rilevato rumori sottomarini nell’area di ricerca, dei rumori regolari ogni mezz’ora. I ricercatori hanno quindi spostato un robot sottomarino per cercare in quella zona. Tuttavia, quelle ricerche finora hanno prodotto risultati negativi, ma continuano ugualmente.
I dati del velivolo P-3 sono stati condivisi con gli esperti della Marina degli Stati Uniti per ulteriori analisi che saranno prese in considerazione nei prossimi piani di ricerca.
La dichiarazione della Guardia Costiera è arrivata dopo che sono state rese pubbliche delle e-mail interne del Dipartimento per la sicurezza interna degli Stati Uniti che confermavano come le squadre avrebbero sentito suoni di colpi nell’area ogni 30 minuti.
Di solito nei disastri sottomarini, un equipaggio incapace di comunicare con la superficie si affida ai colpi sullo scafo del sommergibile per essere rilevato dal sonar. Tuttavia, nessun funzionario ha dato ufficialità alla notizia.
I soccorritori intanto corrono contro il tempo, perché anche nelle migliori circostanze la nave potrebbe esaurire l’ossigeno entro giovedì mattina.
Il giornalista della CBS News David Pogue, che ha viaggiato a bordo del Titanic l’anno scorso, ha affermato che il veicolo utilizza due sistemi di comunicazione: messaggi di testo che vanno avanti e indietro con una nave di superficie e dei ping di sicurezza che vengono emessi ogni 15 minuti per indicare che il sottomarino sta ancora lavorando.
Entrambi i sistemi si sono fermati circa un’ora e 45 minuti dopo l’immersione del Titan.
Questo potrebbe significare due cose. O hanno che tutto l’equipaggio ha perso completamente il controllo o che il sommergibile ha riportato una falla nello scafo ed è imploso all’istante.
Il sommergibile aveva sette sistemi di riserva per tornare in superficie, inclusi sacchi di sabbia, tubi di piombo che cadono e un pallone gonfiabile. E tutto il sistema è progettato per funzionare anche se tutti a bordo sono incoscienti.
David Lochridge, ex-direttore delle operazioni marittime di OceanGate, ha affermato in una causa legale del 2018 che i test e la certificazione della società erano insufficienti e avrebbero potuto creare problemi durante le immersioni. Ad esempio che il Titan fosse costruito per sostenere una pressione certificata di 1.300 metri nonostante OceanGate prevedesse di portare i passeggeri a una profondità di 3.800 metri
La OceanGate si è difesa insistendo sul fatto che Lochridge non era un ingegnere e che non era stato assunto o invitato a svolgere servizi di ingegneria sul Titan.
Però anche la Marine Technology Society, un gruppo professionale di ingegneri oceanici e tecnologi, quell’anno aveva espresso preoccupazione in una lettera inviata a Rush, A.D. di OceanGate