La Nato a Vilnius: vertice delicato all’ombra della centrale di Zaporizhzhia

Si apre domani un vertice cruciale per la Nato, dove le questioni scottanti sul tavolo sono non poche e importanti decisioni dovranno essere prese in due giorni, nelle sessioni plenarie e negli incontri bilaterali più o meno ufficiali.

La nostra premier, prima di approdare a Vilnius per il vertice, oggi sarà a Riga per un bilaterale con il primo ministro lettone Krisjanis Karins. Si tratta della prima visita di un capo di governo italiano in Lettonia dal 1998

A Vilnius il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha annunciato che incontrerà il suo omologo statunitense Joe Biden al vertice Nato. La decisione, presa di comune accordo, è arrivata a seguito di un telefonata tra i due, che al vertice parleranno di una serie di questioni tra cui la possibile entrata nella Nato della Svezia e la vendita da parte degli Stati Uniti di caccia F-16 alla Turchi

Sedici Stati membri della Nato hanno inviato un totale di circa mille soldati per salvaguardare il vertice, che si svolgerà a soli 151 chilometri dal confine con la Russia. Molti hanno fornito anche dei sistemi avanzati di difesa aerea di cui gli Stati baltici non sono forniti.

In occasione del vertice di domani, è intervenuta la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, che su Telegram ha fatto notare come la stragrande maggioranza dei leader dell’Alleanza si troverà nella zona di impatto diretto, semmai dovesse accadere qualcosa nello centrale nucleare di Zaporizhzhia.

Secondo il parere della portavoce, gli ucraini hanno inferto danni sistematici all’impianto, ed ha affermato che a questo dovrebbe essere dedicata l’attenzione principale del vertice Nato. Vilnius si trova a circa 1.000 chilometri dalla centrale nucleare. E il vertice aprirà sotto questo sinistro avvertimento