
Dopo record di temperature massime e di alluvioni, durate settimane e settimane in Italia, ad agosto dovrebbe tornare una calura estiva senza eccessi, con punte di 35-36°C. Qualche strascico rimarrà al Sud, nell’ultimo weekend di luglio, con caldo nordafricano tra Sardegna, Sicilia, Calabria, Basilicata e Puglia con punte di 39 gradi. Un fenomeno che avrà durata di pochi giorni. Al contrario al nord ritroveremo ancora alcuni temporali, ma che rientreranno nella normalità estiva: addio insomma, ai fenomeni estremi, alle supercelle e alle grandinate dei giorni passati
Cambiamento climatico vuol dire anche cambiamento delle ferie estive, come tutto ciò che riguarda il mondo del lavoro. Da policy aziendali che incentivano lo smart-working ad aziende che sperimentano ferie libere, e cioè un modello di massima flessibilità.
Il binomio ferie-agosto è sempre meno praticato. Una tradizione che durava fin dai tempi dei Romani e oggi alimentata anche dal calendario delle ferie scolastiche, a differenza che in altri Paesi europei. Ma qualcosa sta cambiando anche da noi.
Con lo smart-working e la possibilità di lavorare in luoghi diversi dall’ufficio, permette di ri-organizzarsi, potendo unire smart-working e weekend lunghi, suddividendo le vacanze in più momenti dell’anni. Inoltre diversi lavoratori al momento di valutare un’offerta lavorativa, pongono particolare attenzione a questi elementi, specialmente flessibilità e smart-working.
Con 22 giorni l’anno di ferie più 10 festività nazionali, l’Italia si posiziona al quarto posto nella classifica europea dei paesi con più ferie pagate all’anno. Sopra, solo Austria (con 35 giorni), Portogallo (con 22 giorni più 13 festività nazionali) e Spagna (con 22 giorni e 12 festività nazionali). Fanalino di coda, il Regno Unito, che con soli 20 giorni l’anno di ferie e 8 festività chiude la classifica.
Ma negli USA, ad esempio, non sono garantiti i giorni di ferie pagati dal datore di lavoro, ma solo le festività nazionali. Molte aziende garantiscono lo stesso le ferie che, però, si aggirano tra i 10 e i 14 giorni all’anno.
Eppure, è proprio negli Stati Uniti che stanno nascendo nuove tendenze in fatto di ferie e lavoro. Le big tech americane, Adobe, Salesforce, LinkedIn, Oracle, Netflix e ora anche Microsoft, stanno dando vita a un nuovo modello: quello delle ferie libere. Ad esempio nella mail che Microsoft ha inviato ai propri dipendenti statunitensi si parla di Discretionary Time Off, ovvero Tempo libero discrezionale