Patto Ue sui migranti: la Germania dà il via libera, l’Italia invece prende tempo

L’accordo sulla risposta europea alle crisi migratorie ancora da approvare, dopo lo stallo in Consiglio per il voto contrario di Germania (oltre ad Austria, Repubblica Ceca, Polonia e Ungheria). Ma alla fine il governo tedesco, spinto dai Verdi, ottenute le rassicurazioni richieste, ha dato la sua approvazione al piano.

Ora è il turno dell’Italia a creare rallentamenti. A Bruxelles infatti il nostro ministro dell’Interno Piantedosi, ha preso tempo, non è intervenuto nella sessione pubblica e non ha parlato con i giornalisti. Una conferenza stampa l’ha fatta invece il ministro degli Esteri e vice premier, Tajani, ma da Berlino con la sua omologa tedesca, Annalena Baerbock.

L’Italia quindi non ha detto no alla proposta presentata questa mattina dalla Germania sul Patto d’asilo. Piantedosi  ha fatto sapere che si è solo preso del tempo per un esame più approfondito dal punto di vista giuridico. Tajani ha sottolineato che prendere del tempo non vuol dire che non si debbano salvare le persone in mare. E poi, esponendo le ragioni più volte espresse dal governo Meloni, ha ribadito di essere contro le organizzazioni che gestiscono i traffici di esseri umani, che come ho detto sono le stesse che trafficano in armi e droga. E infine, pur ammettendo che la Germania è un Paese amico, ha fatto notare che questo non impedisce che esistano dei problemi.

Comunque, Fernando Grande-Marlaska, il ministro dell’Interno della Spagna, paese che attualmente detiene la presidenza di turno del Consiglio dell’Ue, ha cercato di rassicurare in conferenza stampa i giornalisti, ipotizzando che ormai è una questione di pochissimo, di giorni. A suo parere mancano solo dei dettagli da definire, delle sfumature che richiederanno il tempo necessario, ma l’accordo, che fin’ora non c’è, sarebbe vicino