Radio K55
ECONOMIA ITALIA E UNIONE EUROPA
Stop alla corsa dei tassi, ma solo una pausa
La Bce interrompe la sua striscia record di 10 rialzi consecutivi e lascia invariati i tassi di riferimento per la prima volta da luglio 2022. L’inflazione resta però una preoccupazione per il direttivo dell’Eurotower che si conferma determinato ad assicurare il ritorno tempestivo dell’inflazione all’obiettivo del 2% a medio termine. La presidente della Bce, Christine Lagarde ha comunque avvertito che ora siamo in pausa e questo non significa che non alzeremo più i tassi
Anche la Fed ferma sui tassi
Jerome Powell, il presidente della Fed Usa, aveva suggerito che l’impennata dei rendimenti dei titoli di Stato a lungo termine potrebbe consentire alla banca centrale di sospendere gli aumenti dei tassi di interesse visti i progressi sul lato inflazione. Powell nel discorso tenuto a New York ha fatto seguito alle dichiarazioni dei suoi colleghi banchieri che hanno indicato che avrebbero mantenuto i tassi di interesse a breve termine stabili. Il rapido aumento dei rendimenti dei treasury a lungo termine (che comporta un calo dei prezzi) nell’ultimo mese potrebbe rallentare l’economia, sostituendo di fatto i rialzi della Fed, volti appunto a raffreddare l’economia, con l’obiettivo di portare l’inflazione al 2%
I dati Istat del secondo trimestre
La stima completa dei conti economici trimestrali conferma la flessione dell’economia italiana. La crescita tendenziale del secondo trimestre si attesta allo 0,4%, in flessione rispetto ai trimestri precedenti, con una revisione anche in questo caso al ribasso rispetto alla stima preliminare, che aveva registrato una crescita dello 0,6%.
A determinare la flessione del Pil è stata soprattutto la domanda interna (incluse le scorte), mentre quella estera ha fornito un contributo nullo. Sul piano interno, l’apporto dei consumi privati è stato anch’esso nullo, mentre sia quello della spesa delle Amministrazioni Pubbliche sia quello degli investimenti è risultato negativo. Positivo invece il contributo delle scorte, per lo 0,3%
Bilancio prudente, unica strada per crescere
Giancarlo Giorgetti, ministro dell’Economia, impegnato a far tornare i conti di una difficile manovra finanziaria per il 2024, ricorda che è possibile migliorare le prospettive di crescita attraverso una politica di bilancio prudente è l’unico modo per riuscire a garantire la sostenibilità del debito pubblico e stabilizzare le aspettative dei mercati. Giorgetti lo ha sottolineato nel discorso tenuto all’assemblea annuale dell’Anci, in corso a Genova
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