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ISRAELE SI ALLARGA IL CONFLITTO
Gaza è invasa dalle forze israeliane. Le truppe sono ormai nel cuore del nord di Gaza, combattono nella città, e dopo averla circondata hanno scatenato l’offensiva di terra combattendo in un’area urbana densa e complessa. Secondo l’Associated Press l’attacco israeliano ha colpito un edificio residenziale nel campo profughi di Bureij, nel centro di Gaza, uccidendo almeno 15 persone. I residenti hanno detto che decine di persone sono rimaste intrappolate sotto le macerie. Hamas, invece ha riferito che 27 palestinesi sono morti a causa di un raid aereo israeliano vicino a una scuola dell’agenzia Onu.
I primi scontri con gli Hezbollah
Hezbollah ha fatto sapere di aver attaccato simultaneamente 19 posizioni in Israele lungo il confine. In risposta agli attacchi sul nord di Israele le forze di difesa di Tel Aviv hanno fatto sapere di avere effettuato attacchi aerei su larga scala sui siti Hezbollah nel sud del Libano. Insomma si è aperto un nuovo fronte a nord di Israele e il conflitto si sta allargando. Infatti dopo una serie di fallimenti subiti da Hezbollah contro Israele nelle ultime settimane, la Brigata iraniana Imam Hussein, guidata da un comandante noto come Zulfiqar, è arrivata nel sud del Libano
Accuse a Israele
Israele avrebbe utilizzato il fosforo bianco sui civili di Gaza e del Libano: queste le conclusioni di Amnesty International e Human Rights Watch. l’esercito israeliano avrebbe sparato la sostanza chimica lungo il confine meridionale del Libano tra il 10 e il 16 ottobre. Israele risponde che il fosforo bianco non è vietato ed è utilizzato anche dagli eserciti dei paesi occidentali, sostenendo che è conforme al diritto internazionale. Secondo il comando delle forze israeliane, le munizioni al fosforo bianco non possono essere utilizzate in aree densamente popolate, anche se ci sono alcune eccezioni. Donatella Rovera, consulente senior per le crisi di Amnesty International ha detto che un’indagine indipendente è necessaria per le accertare eventuali violazioni del diritto umanitario internazionale.
Fake e verità tra Isreale e Hamas
La disinformazione sull’ultima guerra tra Israele e Hamas prospera sulle piattaforme dei social media, dove video travisati, traduzioni errate e vere e proprie falsità, spesso nascondono la verità sul conflitto. Ecco un paio di esempi di differenza tra disinformazione, diffusa online, e la verità dei fatti.
Affermazione: Lo Yemen ha dichiarato guerra a Israele.
I fatti: Il governo dello Yemen, riconosciuto a livello internazionale, non ha dichiarato guerra a Israele. Questa settimana i ribelli Houthi, che controllano la capitale del paese, hanno lanciato missili contro obiettivi israeliani e hanno minacciato ulteriori attacchi. Ma gli esperti sostengono che la milizia, che è appoggiata dall’Iran, si è limitata a queste azioni e non ha mai dichiarato una guerra contro lo Stato d’Isreale.
Affermazione: Ie manifestazioni filo-palestinesi all’Università della California, a Los Angeles, e all’Università della Pennsylvania invocavano il genocidio ebraico.
I fatti: Il coro pronunciato nei video delle recenti manifestazioni viene travisato. I manifestanti non dicono – Vogliamo il genocidio ebraico – ma – Israele, ti accuseremo di genocidio-. Esperti e sostenitori spiegano che è un tipico ritornello che si sente alle manifestazioni filo-palestinesi.
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