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    Radio K55

Esteri

Medio Oriente: ospedali out, incertezza per gli ostaggi e per la sospensione dei raid

today13/11/2023 9

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Pause umanitarie immediate nella Striscia di Gaza, che ha la metà degli ospedali non più operativi, condanna di Hamas,per l’utilizzo dei civili come scudi umani, e richieste ad Israele affinché ricorra al massimo contenimento per proteggere i civili. Queste le perentorie richieste dell’Unione Europea. Il futuro dell’enclave palestinese è infatti sul tavolo della riunione dei ministri degli Esteri dei 27 a Bruxelles e l’Alto rappresentante Ue per la politica estera, Joseph Borrell, si è detto ancora una volta profondamente preoccupato per l’aggravarsi della crisi umanitaria a Gaza

I Ministri dei 27, ha insistito Borrell, dovrebbero concentrarsi su quello che succederà dopo la guerra nella Striscia di Gaza, su come ce se ne potrà occupare, non solo per ricostruire, ma anche per offrire una soluzione integrata alla questione palestinese. La soluzione per Gaza non può essere limitata al suo territorio.

Intanto Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, ha dichiarato su X che l’ospedale Al Shifa di Gaza è rimasta senza acqua per tre giorni e che perciò non funziona più come un ospedale. Il numero di pazienti deceduti è tragicamente aumentato in modo significativo e Ghebreyesus è tornato a richiedere il cessate il fuoco immediato. Intanto in un’intervista alla NBC Benjamin Netanyahu ha ventilato la possibilità di un accordo per il rilascio di alcuni dei circa 240 ostaggi rapiti da Hamas, una condizione che, ha detto, essere indispensabile per qualsiasi cessate il fuoco, e ha poi aggiunto che di questa trattativa meno ne parlerà e più è probabile che si possa concretizzare.

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