G7: eliminare gradualmente i combustibili fossili

L’incontro dei leader del G7 a Hiroshima, in Giappone, iniziato oggi, è visto come una prova  tra le economie avanzate del mondo per eliminare i combustibili fossili. In una lettera della COP 28 ai leader del G7, presidenti e primi ministri di sette nazioni, hanno chiesto di guidare la spinta per un accordo sulla loro eliminazione.

Nella lettera si  legge che occorre porre fine all’era dei combustibili fossili invitandoli a prendere l’iniziativa e lavorare insieme per concordare questo alla COP28″, afferma la lettera, riferendosi al vertice sul clima COP28 di quest’anno, che inizierà il 30 novembre a Dubai.

È stato firmato anche dai leader della Nuova Zelanda, oltre alle Isole Marshall, Palau, Santa Lucia e Vanuatu, quattro piccoli stati insulari la cui vulnerabilità ai cambiamenti climatici li ha visti detenere un’enorme influenza politica nei precedenti colloqui delle Nazioni Unite.

I paesi hanno affermato che il G7 dovrebbe anche sostenere gli sforzi per sviluppare nuovi obiettivi globali per le energie rinnovabili e l’efficienza energetica.

I ministri del clima dei paesi del G7 hanno concordato il mese scorso, per la prima volta, di accelerare l’eliminazione graduale dei combustibili fossili senza sosta. Non è chiaro se però i loro leader seguiranno l’esempio.

Ci sono paesi che hanno invece manifestato la volontà di consentire l’uso continuato di combustibili fossili.

Il presidente entrante della COP28 degli Emirati Arabi Uniti, Sultan al-Jaber, questo mese ha esortato i paesi a concentrarsi sulla “eliminazione graduale delle emissioni di combustibili fossili”. Ciò potrebbe consentire ai paesi di continuare a utilizzare i combustibili fossili, utilizzando tecnologie per catturare le emissioni di CO2 derivanti dalla loro combustione.