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Politica

Il futuro inizia dagli asili nido

today18/05/2023 23 5

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In questi tempi si parla in modo allarmato di denatalità, un fenomeno che drammaticamente tocca l’Italia, perché se non si riequilibrerà il rapporto tra bambini, adulti e anziani, il modello, anche economico, su cui si regge lo Stato, non potrà più funzionare. Troppe poche entrate a causa di una drastica diminuzione dell’introito fiscale e poche entrate per un drastico calo di consumi di una popolazione sempre più esigua e sempre più anziana (e magari anche più povera). Da qui una scarsità di risorse statali per i servizi di welfare e anche per le pensioni. Una vera catastrofe che potrebbe portare ad una sorta di dissolvimento dello Stato. Sembra uno scenario fantascientifico, ma se pensiamo che in questi giorni il presidente Biden discute, addirittura, con gli avversari repubblicani su come evitare il default del sistema americano…

Azzurra Rinaldi, direttrice della School of Gender Economics all’Università di Roma Unitelma Sapienza ci ricorda che ogni euro investito in servizi per l’infanzia torna indietro 13 volte.

E abbiamo in questi tempi uno strumento assai potente: il Pnrr.

E il Pnrr prevede 4,6 miliardi di euro destinati ai servizi per l’infanzia, asili nido e scuole materne. Ovviamente, come ormai sanno tutti, ci sono progetti seri da presentare e scadenze da rispettare, e questa è abbastanza vicina, al momento infatti c’è quella del 30 giugno 2023.

Il rischio, avvertono le associazioni e la società civile, è di perdere i fondi. Le attiviste Sarah Malnerich e Emma Marciello ci spiegano perché il tema degli asili nido deve interessare anche chi non ha figli. Perché, come abbiamo accennato prima, è un tema che riguarda l’economia nazionale, il PIL e le pensioni future. E a tale proposito hanno lanciato su Change.org, insieme a Francesca Fiore e Mila Spicola, una petizione:  Fate i nidi, fate presto.

E bisognerebbe fare presto anche con la possibilità che i giovani possano trovare un lavoro. Che questo lavoro sia stabile a tempo indeterminato e non precario. Che il salario sia sufficiente per programmare la vita con un’altra persona, per poter affittare una casa. Che esistano una serie di servizi, di cui l’asilo nido è uno dei tanti, che permettano ad una coppia di mettere in cantiere uno o anche due figli. Questo è l’unico modo per invertire il fenomeno della denatalità e tutto quello che questa comporterebbe.

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