play_arrow

keyboard_arrow_right

Listeners:

Top listeners:

skip_previous skip_next
00:00 00:00
chevron_left
volume_up
  • cover play_arrow

    Radio K55

Politica

Netanyahu in visita a Roma, ma con la testa a Tel Aviv

today10/03/2023 47

Background
share close

“Vorrei usare questa visita per arrivare a un livello ancora più alto di collaborazione tra Israele e Italia”. Lo ha affermato il premier israeliano Benjamin Netanyahu parlando al Forum economico delle imprese. Agli imprenditori e dirigenti riuniti al Roma al ministero delle imprese e del Made in Italy, Netanyahu ha annunciato che “ci saranno ingenti investimenti nelle infrastrutture, vogliamo ampliare il settore del gas” per aumentare i flussi “verso Italia e da qui all’Europa, e siamo pronti a fare di più con voi a tal fine”.

Ma mentre Netanyahu discute di diplomazia e di affari con la premier e i politici di Roma, visitando anche il Ghetto, forse i suoi pensieri corrono a Tel Aviv dove un attentato di un palestinese oggi ha provocato un morto e due feriti. Il giovane terrorista palestinese è poi stato ucciso dalle forze israeliane. Ma questo fa parte dell’escalation di tensioni in Cisgiordania, delle violenze dei coloni, ma anche alle proteste che scuotono Israele da oltre due mesi contro la riforma della giustizia promossa dal governo. 

E’ un nuovo problema per il governo di estrema destra di Netanyahu. E si sovrappone alla ormai secolare contrapposizione con i palestinesi, popolo con cui alcuni capi di Governo israeliani arrivarono almeno a una convivenza, seppure non sempre facile. Ma l’estremismo di questo governo ha riacutizzato gli scontri, con provocazioni nella Cisgiordania nei confronti dei palestinesi, suscitando la loro reazione e precipitando ancora una volta tutta la situazione in un clima di violenza, spedizioni punitive, attentati.

Ma proprio nel giorno di visita a Roma, non sono i palestinesi a dare la maggior preoccupazione a Netanyahu, ma le proteste degli stessi israeliani che scuotono il Paese da più due mesi con manifestazioni contro la riforma della giustizia voluta dal governo. Anche oggi Israele è bloccato, migliaia di persone sono nelle strade e nelle piazze. Nella serata di ieri è dovuto intervenire a tal proposito anche il presidente israeliano Isaac Herzog che, in un discorso alla Nazione, ha chiesto al governo di ritirare il tanto contestato progetto di riforma.

Written by: content_creator

Rate it

Similar posts


0%
Radio K55 APP

GRATIS
VISUALIZZA