Schlein: opposizioni a raccolta per il secondo turno delle comunali

E’ l’unica strategia che darebbe all’opposizione qualche chance contro i partiti dell’area di governo. Ma i problemi non sono pochi. Il Pd da solo non ha sufficiente forza attrattiva nei confronti degli elettori non vicini al partito. L’alleanza, anche solo elettorale con i M5S presenta spesso qualche problema e il risultato di questi ultimi, al primo turno, non è stato tale da risultare determinante. Per quanto riguarda Azione e Italia Viva i due partiti sono alternativamente disponibili ad alleanze in alcuni comuni, ma non in tutti.

Ma a dispetto di tutti questi problemi, l’unica strada percorribile è un’alleanza esclusivamente elettorale, né politica, né tantomeno ideologica, ma strumentale, intanto per battere la coalizione di centro-destra nel maggior numero di comuni possibile.

Da parte sua la Schlein non esita a chiamare a raccolta tutte le forze di opposizione affermando che non si pensa all’1% di consenso, ma a vincere in tutte le città in ballottaggio contro la destra. La partita dei ballottaggi, tuttavia, potrebbe forse rappresentare un colpo per la maggioranza: i dem ci credono e non mollano l’idea di uno schieramento larghissimo con il resto delle opposizioni. E affermano che occorre fare un lavoro serio e la preferenza della Schlein è netta: quella di costruire un’alternativa solida alle destre. Questo è successo anche seguendo strade diverse, ma c’è una costante: l’affidabilità del Pd dove non negano le differenze che ci sono tra anche all’interno, ma, secondo la segretaria del partito, ci sono possibilità di unità nelle battaglia, purché il lavoro di tessitura inizi immediatamente.