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    Radio K55

Musica e Spettacolo

Radius, rock e chitarre

today16/02/2023 32

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La gran parte di coloro che negli anni ‘65/’70 avevano almeno sedici o diciassette anni, eseguivano il pop o il rock più avanzato, non potevano non conoscere e non potranno scordare la figura di questo capelluto musicista e chitarrista che non aveva nulla da invidiare ai colleghi stranieri. E non a caso era uno dei più richiesti da cantanti e gruppi di primo piano. Stiamo parlando di Alberto Radius che, si è saputo oggi dalla famiglia, è deceduto giovedì scorso, all’età di 80 anni.

Indimenticato band leader della Formula Tre (con Tony Cicco e Gabriele Lorenzi) lasciò brani indimenticati come “Questo folle sentimento”. Parallelamente lo ritroviamo in compagnia  della componente allora più avanzata del pop/rock italiano, a suonare con personaggi come Patrick Djivas, Vince Tempera, Demetrio Stratos, Franz Di Cioccio… E inoltre continuava ad incidere dischi come solista. Nella sua carriera molti big della musica italiana lo hanno voluto per le loro incisioni, a cominciare da Lucio Battisti, ma anche Pierangelo Bertoli, Battiato, Milva, Alice… Insomma un protagonista di cui abbiamo imparato a riconoscere prima il suono della sua chitarra che quello della sua voce. Un modo molto personale di suonare le sei corde della sua vecchia e amatissima Gibson Les Paul di cui molti chitarristi invidiavano il suono.

E, che lui ci sia o no fisicamente, cambierà poco le cose, perché le “good” vibrazioni delle corde della sua chitarra, rimarranno sempre nell’aria per chi avrà orecchie e voglia per percepirle.

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