
La decisione della Federal Reserve di ieri di lasciare invariati i tassi di interesse per la prima volta in 11 riunioni, fa sperare che possa avvicinarsi alla fine della sua campagna di rialzo dei tassi per raffreddare l’inflazione.
Ciò detto questo, i responsabili della Fed hanno ipotizzato altri due rialzi quest’anno, una ipotesi peggiore di quanto previsto. E quando la Fed avrà smesso di incrementare i tassi, è probabile che li manterrà sui prestiti a un livello massimo per i mesi a venire. I consumatori dovrebbero ancora sopportare il peso di prestiti auto, mutui, carte di credito e altre forme di prestito tutti più costosi.
Tuttavia, qualcuno potrebbe sentirsi incoraggiato dalla possibilità che i tassi sui prestiti non aumentino molto di più. E nel frattempo, le persone con conti di risparmio godono di rendimenti più elevati di quelli che hanno da anni. Anche se probabilmente la Fed non ha raggiunto l’apice del suo ciclo di rialzi dei tassi, ci si sta avvicinando., soprattutto con la previsione dei citati due ulteriori aumenti già quest’anno.
Anche se la Fed smettesse di alzare i tassi di interesse, i tassi sui prestiti sarebbero ancora molto, molto alti, è l’affermazione di Greg McBride, capo analista finanziario di Bankrate.com. che ricorda come alcuni di questi tassi sono più alti di quanto molti consumatori abbiano mai visto..
La Fed ha chiaramente compiuto progressi. L’inflazione, che ha raggiunto un picco superiore al 9% l’anno scorso, è ora meno della metà di quel livello. Eppure dell’inflazione rimane ben al di sopra dell’obiettivo del 2% della Fed.
Di conseguenza, molte famiglie risentono ancora di forti pressioni finanziarie. Riportare l’inflazione al livello previsto della Fed richiederà più tempo. Ciò potrebbe significare che la Fed dovrà mantenere i tassi più alti più a lungo.
Intanto la Bce è attesa continuare con la sua stretta contro un’inflazione che non molla la presa. Nelle prossime ore l’Eurotower dovrebbe annunciare un nuovo rialzo dello 0,25% e confermare il suo impegno ad andare avanti con aumenti graduali del costo del denaro per frenare la corsa dei prezzi. Ritocchi al rialzo da inserire in un quadro di incertezza economica: i dati dell’Ocse sul primo trimestre del 2023 mostrano la Germania in recessione mentre l’Italia migliora e cresce dello 0,6% in un contesto di accelerazione del pil del G20. Ma questa situazione Usa-Ue avrà il suo riflesso sul mondo finanziario globale, con conseguenza per le economie di non pochi Stati.