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Salute e Benessere

Calcio, Yamal e il giallo del polso fasciato. “Scaramanzia con effetto placebo”

today02/05/2025 - 20:16 6

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Data di pubblicazione: 02/05/2025 alle 20:16

(Adnkronos) – Il polso fasciato di alcuni calciatori del Barcellona, dall'enfant prodige Lamine Yamal al talento Raphinha, che hanno giocato contro l'Inter nella semifinale di Champions League, ha sollevato alcuni dubbi sul motivo di queste bende, non essendoci infortuni recentissimi alle spalle. L'ex medico del Real Madrid ha parlato velatamente anche di qualche sorta di doping. Ma senza prove. "Una delle motivazioni più diffuse è quella legata a questioni di scaramanzia da parte dei giocatori i quali, avendo in occasioni fortunate utilizzato tali fasciature per motivi legati ad infortuni, non le hanno più rimosse neanche nelle partite successive". Lo spiega all'Adnkronos Salute Andrea Bernetti, segretario generale della Simfer, la Società italiana di medicina fisica e riabilitativa. "La scaramanzia in ambito sportivo è sicuramente molto diffusa, basti pensare ad esempio a De Rossi che per un periodo ha giocato con una maglietta con una manica lunga ed una corta, oppure ai noti riti scaramantici del tennista Rafa Nadal, per cambiare sport – ricorda Bernetti – Da un punto di vista scientifico sono stati analizzati in alcuni lavori scientifici gli effetti di tali gestualità, o comunque di abitudini ricorrenti, e trattamenti come un potenziale effetto placebo. L'effetto placebo, nel caso dello sport, si riferisce al miglioramento delle prestazioni fisiche o al benessere percepito, dovuto alla convinzione che un determinato trattamento, intervento, come nel caso di queste fasciature, sia efficace, anche se in realtà non lo è. Questo fenomeno – osserva – ben conosciuto in ambito medico, dimostra come la mente possa influenzare il corpo e i suoi processi fisiologici". "L'effetto placebo si manifesta in seguito a diversi meccanismi, uno dei più studiati è il rilascio di neurotrasmettitori che agiscono sul sistema nervoso centrale migliorando l'umore, diminuendo il dolore e aumentando la motivazione – spiega il medico – La convinzione che un intervento sportivo sia benefico può infatti innescare una serie di reazioni fisiologiche nel corpo, come la produzione di endorfine (ormoni del benessere). Inoltre, la percezione di miglioramento delle prestazioni, può influenzare la motivazione e l'impegno dell'atleta, portando a risultati migliori. Questo accade – conclude – perché la mente, genera una serie di risposte fisiologiche capaci di migliorare e l'attività muscolare, ridurre la percezione della fatica e aumentare la resistenza".  —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Scritto da: News News

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