Radio K55
Data di pubblicazione: 02/07/2025 alle 15:05
(Adnkronos) – L'Arena di Verona celebra Carmen, Bizet e Zeffirelli. Tre anniversari in un unico grande spettacolo in scena dal 4 luglio, a 150 anni dalla prima assoluta dell'opera e dalla scomparsa del suo autore Georges Bizet. E a 30 anni dal debutto areniano del maestro Franco Zeffirelli, proprio con questo allestimento che, nel 1995, vide nel ruolo di Micaela il soprano Cecilia Gasdia. Una messinscena kolossal per numero di personale artistico e tecnico coinvolto che, anche quest'anno, vede una parata di stelle nel cast diretto da Francesco Ivan Ciampa. Protagonista della prima Aigul Akhmetshina con Roberto Alagna, Aleksandra Kurzak, Erwin Schrott. Tornano anche le storiche coreografie spagnole del Camborio, con il Ballo areniano e la Compañia Antonio Gades. Un capolavoro che ha cambiato la storia della musica, dell'opera e, nel tempo, della società. Carmen, dalla novella di Prosper Merimée, fece scandalo già alle prove, per le innovazioni di scrittura e presto anche per la libertà della protagonista, disposta a morire pur di difenderla. Il 3 marzo 1875 debuttò alla presenza del mondo musicale parigino ma senza il pubblico abituale dell’Opéra Comique, allertato del “forte soggetto” da una campagna negativa dello stesso impresario. Georges Bizet (1837-1875) non visse abbastanza a lungo per vederne il successo: morì, tre mesi dopo, neanche trentottenne, e la consacrazione partì da Vienna, lo stesso anno, con le scene originariamente parlate messe in musica come recitativi dall’amico Ernest Guiraud, quindi in tutto il mondo. Dopo aver stregato il pubblico, illustri colleghi come Brahms e Čajkovskij e intellettuali come Nietzsche, Carmen arrivò in Italia e, nel 1914, fu il primo titolo ad essere rappresentato in Arena dopo il successo della prima Aida: protagonista allora Maria Gay, compagna del fondatore Giovanni Zenatello. È tuttora la seconda opera più ricorrente in Anfiteatro dopo il capolavoro verdiano: il 14 agosto 2025 è prevista la recita numero 300 da quella prima Carmen. Tutti i grandi interpreti di ieri e di oggi sono passati dall’Arena di Verona e da Carmen in particolare: per citarne solo alcuni, Elena Nicolai, Fedora Barbieri, Giulietta Simionato, Grace Bumbry, Franco Corelli, Mario Del Monaco, Veriano Luchetti, José Carreras, Mirella Freni, Renata Scotto, Alida Ferrarini, Ettore Bastianini, Piero Cappuccilli, Tom Krause, Giorgio Zancanaro. Nel luglio 1995, esattamente 30 anni fa, Carmen fu il primo biglietto da visita in Arena del regista e scenografo Franco Zeffirelli. Fiorentino, classe 1923, già dagli anni ’50 era attivo nel teatro, di prosa e d’opera, e nel cinema, acclamato internazionalmente. A lungo corteggiato dall’Arena, attese con un certo timore, quasi diffidenza, il suo debutto, avvenuto con le massime cure di allora, per un titolo che conosceva bene, messo in scena con una disponibilità di grandi masse per lui inedita. Fu l’inizio di una lunga storia d’amore con l’immenso palcoscenico areniano, sviluppatasi in altri 10 spettacoli altrettante inaugurazioni del Festival, compresa quella del 2022 che ha riportato questa Carmen in tutta la grandiosità immaginata ma non realizzabile trent’anni fa. Nel primo cast di allora, quale Micaela, Cecilia Gasdia, dal 2018 sovrintendente di Fondazione Arena: «La prima volta che ho assistito ad uno spettacolo in Arena, con la mia famiglia, avevo 5 anni, mi portarono a vedere proprio Carmen. Nessuno poteva immaginare che trent’anni dopo sarei stata nel cast di quell’opera, esattamente su quel palcoscenico. Ogni volta che riprendiamo Carmen, e questo allestimento in particolare, l’emozione e la meraviglia sono sempre grandissime. Ho avuto l’onore di interpretare Micaela nel 1995, alla prima volta in Arena del maestro, e amico, Franco Zeffirelli, posso assicurare che quel senso di meraviglia è ancora vivo e cattura, di anno in anno, tanto il pubblico quanto gli artisti in scena». Oggi come allora, all’appello sono presenti le voci più importanti della scena internazionale: sabato 4 luglio alle ore 21.15 protagonista è Aigul Akhmetshina, la Carmen più richiesta di oggi, mezzosoprano reduce dal trionfale debutto l’anno scorso e in Arena fino a settembre; accanto a lei l’appassionato Don José di Roberto Alagna e l’applaudita Micaela di Aleksandra Kurzak; Escamillo per antonomasia il basso-baritono uruguaiano Erwin Schrott, di casa in Arena. A loro si alternano nelle diverse serate del Festival grandissimi interpreti di oggi: Anita Rachvelishvili fa il suo atteso ritorno come Carmen il 18 luglio, così come Alisa Kolosova 12 e (26/7). Parata di tenori per José: Francesco Meli, Yusif Eyvazov (per la prima volta), Piotr Beczała, Paolo Lardizzone, Vittorio Grigolo; Mariangela Sicilia è titolare di Micaela in tutte le recite successive, mentre come Escamillo si avvicendano Luca Micheletti, Alexander Vinogradov e Giorgi Manoshvili (altro debutto nel ruolo). Apprezzati artisti e giovani affermati anche nelle parti di fianco, come Sofia Koberidze (Mercedes), Daniela Cappiello (Frasquita), Jan Antem (Dancairo), Carlo Bosi (Remendado in alternanza con Francesco Pittari e Vincent Ordonneau), Gabriele Sagona (Zuniga) e Giulio Mastrototaro (Morales). Alla guida dell’Orchestra areniana, il maestro Francesco Ivan Ciampa (che debuttò in Arena proprio con questo titolo nel 2018) che per la prima volta affronta lo spettacolo di Zeffirelli: in scena rivive una Siviglia da set cinematografico, più vera del vero e curata in ogni dettaglio, con centinaia tra solisti, artisti del Coro, voci bianche, figuranti e mimi di ogni età, nonché il Ballo dell’Arena, a cui si aggiunge la danza autenticamente spagnola della Compañia Gades sulle coreografie originali di El Camborio e nei costumi fedeli ai disegni di Anna Anni. Oltre al Coro di Fondazione Arena preparato da Roberto Gabbiani, nella piazza sivigliana cantano anche i monelli, interpretati dalle giovanissime voci bianche di A.Li.Ve. istruite da Paolo Facincani. Repliche il 12, 18, 26 luglio alle 21.15, il 14, 23, 29 agosto e il 3 settembre ore 21. I biglietti per tutte le date sono già in vendita su arena.it, sui canali social dell’Arena di Verona e su Ticketone. Speciali riduzioni sono riservate agli under 30 e agli over 65. All’interno del programma di sala del 102° Festival, Fondazione Arena ha dedicato nuovi approfondimenti a Carmen e a Bizet, con l’opera introdotta dalla giornalista e musicologa Valentina Anzani, un saggio inedito sul compositore a firma di Hervé Lacombe, oggi massimo studioso d’opera francese e di Bizet in particolare, e una gallery con immagini storiche di Carmen in Arena dal 1914 ad oggi. —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Scritto da: News News
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