Radio K55
Data di pubblicazione: 13/09/2025 alle 10:00
(Adnkronos) – "La Russia non ha mirato alla Polonia e non è fisicamente possibile che quei droni abbiano raggiunto il suo territorio". L’ambasciatore russo alle Nazioni Unite ha respinto le accuse relative all’incidente avvenuto tre giorni fa, quando circa venti droni avrebbero violato lo spazio aereo della Polonia, smentendo ogni responsabilità di Mosca nell’episodio che ha fatto salire la tensione tra Nato e Cremlino. Il commissario europeo alla Difesa, Andrius Kubilius, ha lanciato dal canto suo un allarme netto: "Penso che la Russia stesse semplicemente testando le capacità non solo della Polonia, ma di tutta la Nato e dell’Ue. Voleva capire come avremmo reagito. Abbiamo imparato che il sistema anti-droni non è ben sviluppato: dobbiamo costruire uno scudo per il confine orientale, con anti-mobility e un muro anti-droni". Per il lituano – intervistato da Repubblica – la minaccia è concreta: "I servizi di intelligence dicono che Putin sarà pronto a testare l’articolo 5 della Nato entro tre o quattro anni. Dipende da noi: se aumentiamo rapidamente le nostre capacità, saremo pronti a scoraggiare qualsiasi aggressione". Kubilius ha sottolineato l’urgenza di investimenti comuni: "Chi in Europa non investe nelle sue capacità di difesa indebolisce tutti. L’Italia sta giocando un ruolo molto importante nei piani Readiness 2030. La nostra risposta agli attacchi russi dovrebbe essere investire nella produzione di droni ucraini: così Putin capirà che non otterrà nulla con la guerra". E ha ribadito: "L’Ucraina sta proteggendo noi. In tre anni abbiamo dato circa 60 miliardi di euro, la stessa cifra degli americani: meno dello 0,1% del nostro Pil". —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Scritto da: News News
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