Radio K55
Data di pubblicazione: 03/09/2025 alle 14:55
(Adnkronos) – "Su Emilio Fede è stata fatta molta ironia per la sua dedizione totale, assoluta ed acritica a qualsiasi decisione berlusconiana. Ma sono convinto che Fede non si rese mai opportunista", così all'Adnkronos Carlo Freccero, autore televisivo, dirigente d'azienda, critico televisivo e massmediologo italiano ricorda Emilio Fede, morto ieri a 94 anni. "Ammirava così tanto Berlusconi che tutta la sua presenza in tv è un continuo elogio del suo eroe. Omero fu il cantore dell’ira di Achille, Emilio decise di essere il cantore dei gesti berlusconiani". "Aveva – sottolinea Freccero – nei confronti di Berlusconi una sincera venerazione che lo rendeva impermeabile a qualsiasi valutazione critica sull’opportunità di certi comportamenti, alla fine lo scandalo colpì soprattutto lui. Dopo i fasti della tv commerciale i suoi ultimi anni sono stati estremamente tristi. Era l’immagine del rimpianto e della solitudine", sottolinea. "Ho conservato un buon ricordo di Emilio Fede – conclude Freccero – perché insieme abbiamo contribuito all'affermazione della Tv commerciale. Fede fu scelto da Berlusconi ed era quanto di più distante da me sotto il profilo delle convinzioni ideologiche". —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Scritto da: News News
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