Radio K55
Data di pubblicazione: 03/05/2025 alle 09:21
(Adnkronos) –
Israele ha colpito bersagli in Siria la notte scorsa. A darne notizia è stata l'agenzia di stampa siriana Sana, precisando che l'attacco si è concentrato sulla località di Shathah, nella provincia nordoccidentale di Hama, dove quattro persone sono rimaste ferite. I raid israeliani hanno anche colpito i sobborghi di Damasco, dove è rimasto ucciso un civile siriano. La notizia degli attacchi è stata confermata dai militari israeliani. Secondo un portavoce sono stati attaccati bersagli militari, tra cui infrastrutture missilistiche e armi antiaeree. Lo riporta 'Ha'aretz'. “L'Idf continuerà ad agire come necessario per proteggere i cittadini dello Stato di Israele”, si legge in un comunicato. L'Osservatorio siriano per i diritti umani ha dichiarato che gli aerei da guerra israeliani hanno lanciato oltre 20 attacchi aerei su obiettivi militari in tutta la Siria, nella più intensa ondata di attacchi di quest'anno. Un missile proveniente dallo Yemen è stato invece intercettato dalle difese aeree israeliane. A darne notizia è il Times of Israel. Le sirene sono suonate nelle regioni di Gerusalemme e Modi'in e nel sud del paese dopo che l'esercito ha identificato il lancio di missili dallo Yemen. Gli Stati Uniti hanno condotto attacchi durante la notte sulla capitale dello Yemen, Sana'a, e sui distretti limitrofi di Bani Hashish e Khab al-Shaaf secondo l'agenzia di stampa Saba, guidata dai ribelli yemeniti, senza fornire ulteriori dettagli. L'esercito statunitense ha colpito gli Houthi, sostenuti dall'Iran, con attacchi quasi quotidiani dal 15 marzo, in un'operazione soprannominata 'Rough Rider', con l'obiettivo di porre fine alla minaccia che essi rappresentano per le navi nel Mar Rosso e nel Golfo di Aden. Gli Houthi hanno lanciato attacchi contro Israele e le navi occidentali nel Mar Rosso. Ne riferisce il Times of Israel. Il gabinetto di sicurezza israeliano ha deciso nella serata di ieri di espandere le operazioni a Gaza. Diverse brigate di riserva delle Forze di difesa verranno mobilitate e l'ottava divisione di fanteria sarà dispiegata. A scriverne è il Jerusalem Post, sottolineando come al momento Israele non stia pianificando una manovra su larga scala, nella speranza di ottenere un altro accordo per il ritorno a casa dei 59 ostaggi. Il Primo Ministro Benjamin Netanyahu ha dichiarato all'inizio della settimana che attualmente si ritiene che meno di 24 ostaggi, meno della metà del numero di ostaggi detenuti, siano ancora vivi. Una fonte citata da N12 – si legge sul sito del quotidiano – afferma che la guerra continuerà probabilmente per tutto il 2025 e che l'esercito è a corto di 10mila soldati. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Scritto da: News News
00:00 - 06:00
Selezionata dallo staff di Radio K55
06:00 - 15:00
15:00 - 15:15
1
play_arrowJohn Lennon
Imagine John Lennon
2
play_arrowEagles
Hotel California Eagles
3
play_arrowThe Doors
Light My Fire The Doors
Copyright | Radio K55 | Sede Legale: Via Lima, 41 - Roma - 00198 | P.IVA 16813261001 | Sede Operativa: Via Di Valleranello, 82 - Roma - 00128|
"WhatsAppa" con Noi