logo_k55_125x125_giallo
Loading ...
play_arrow

keyboard_arrow_right

Listeners:

Top listeners:

skip_previous skip_next
00:00 00:00
chevron_left
volume_up
  • play_arrow

    Radio K55

Breaking news

Omicidio Kirk, chiesta la pena di morte per il killer

today16/09/2025 - 23:37 2

Sfondo
share close

Data di pubblicazione: 16/09/2025 alle 23:37

(Adnkronos) – Pena di morte. E' la richiesta del procuratore Jeff Gray per Tyler Robinson, il 22enne accusato dell'omicidio di Charlie Kirk, il 31enne attivista conservatore ucciso nel campus della Utah Valley University. "Presenterò l'atto per richiedere la pena di morte. Non prendo questa decisione alla leggera, è una decisione che ho preso in piena autonomia come procuratore distrettuale, basandomi esclusivamente sulle prove disponibili, sulle circostanze e sulla natura del reato", ha detto Gray. Nella prima udienza virtuale, con Robinson collegato dal carcere della contea, il giudice Tony F. Graf ha deciso che il giovane rimarrà detenuto senza cauzione. La prossima udienza è in programma il 29 settembre. Robinson è stato formalmente accusato di omicidio aggravato, con due capi d'imputazione per ostruzione della giustizia e gravi lesioni personali provocate da arma da fuoco, due capi d'imputazione per indebite pressioni su testimoni e per un reato violento commesso in presenza di un minore.  Gray ha ricostruito il quadro del delitto, facendo riferimento anche alle tensioni nell'ambito della famiglia del 22enne. La madre del ragazzo, secondo il procuratore, "ha spiegato che nell'ultimo anno Robinson si era orientato maggiormente verso la politica e aveva iniziato ad assumere posizioni più a sinistra, diventando in maniera più rilevante pro-gay e a favore i diritti delle persone transgender". Il 22enne "aveva iniziato a frequentare il suo compagno di stanza, un individuo di sesso maschile che stava affrontando la transizione", si legge nei documenti depositati martedì in tribunale. "Ciò ha portato a diverse discussioni con i familiari, ma soprattutto tra Robinson e suo padre, che ha opinioni politiche molto diverse".  "In una conversazione prima della sparatoria, Robinson ha accennato che Charlie Kirk avrebbe tenuto un evento alla UVU", ha ricostruito Gray. "Il 10 settembre 2025, il compagno di stanza ha ricevuto un messaggio da Robinson: 'Lascia perdere, guarda sotto la mia tastiera'. Il compagno di stanza ha guardato sotto la tastiera e ha trovato un biglietto che diceva: 'Beh, ho avuto l'opportunità di eliminare Charlie Kirk e lo farò'. La polizia ha trovato una fotografia di questo biglietto", ha detto Gray. Secondo il procuratore, dopo aver letto il messaggio di Robinson, il compagno di stanza ha risposto: "Cosa? Stai scherzando, vero?". Agli atti, anche contatti tra Robinson e il suo partner dopo l'omicidio: "Ne avevo abbastanza del suo odio. Con certi tipi di odio non si può negoziare", ha detto Robinson, secondo i documenti del tribunale, spiegando di aver pianificato l'omicidio "da poco più di una settimana".  "Circa 15 minuti dopo l'inizio dell'evento" nel campus dell'UVU, "il signor Kirk stava rispondendo a una domanda posta sulle sparatorie di massa da parte di persone transgender quando si è sentito uno sparo. Il proiettile ha colpito il signor Kirk al collo. È crollato a terra quasi immediatamente", ha ricostruito il procuratore. "La traiettoria del proiettile è passata molto vicino a diverse altre persone accanto al signor Kirk, tra cui la persona che ha posto la domanda e che si trovava proprio di fronte al signor Kirk. Erano visibili dei bambini vicino al palco, quando il signor Kirk è stato colpito. Kirk è stato trasportato d'urgenza in un ospedale vicino, dove è stato dichiarato morto".  "La sera dell'11 settembre 2025, mentre le forze dell'ordine portavano avanti le indagini, Tyler James Robinson si è recato all'ufficio dello sceriffo della contea di Washington con i suoi genitori e un amico di famiglia per costituirsi", ha affermato il procuratore. Decisivo, per risolvere il caso, l'intervento della mamma del ragazzo. "L'11 settembre 2025, il giorno dopo la sparatoria, la madre di Robinson ha visto la foto dell'assassino al telegiornale e pensò che l'assassino assomigliasse a suo figlio. "La madre di Robinson ha chiamato il figlio e gli ha chiesto dove si trovasse. Lui ha detto che era a casa malato e che era stato a casa malato anche il 10 settembre. La madre di Robinson ha epresso preoccupazione al marito per il fatto che il presunto assassino assomigliasse a Robinson. Il padre di Robinson ha condiviso la preoccupazione". Il padre ha contattato Robinson e gli ha chiesto di inviare una foto del suo fucile, ma il giovane non ha risposto. Successivamente, il padre è riuscito a parlare con il ragazzo che "ha lasciato intendere di volersi togliere la vita", ha detto Gray. I genitori di Robinson sono quindi "riusciti a convincerlo a incontrarsi a casa loro". Robinson nel colloqui ha lasciato intendere di aver sparato a Charlie Kirk "e ha affermato che non poteva andare in prigione e che voleva solo porre fine a quella storia". Quando al sospettato è stato chiesto perché lo avesse fatto, "Robinson ha spiegato che c'è troppa malvagità e che quell'uomo (riferendosi a Charlie Kirk) diffonde troppo odio", ha detto Gray. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Scritto da: News News

Rate it

Radio K55 APP

GRATIS
VISUALIZZA