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Ranucci: “provvedimento disciplinare nei miei confronti”, Rai replica: “Solo richiamo a regole”

today25/06/2025 - 13:41 2

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Data di pubblicazione: 25/06/2025 alle 13:41

(Adnkronos) – "Non è stata fatta alcuna contestazione disciplinare nei suoi confronti", lo scrive la Rai in una nota in relazione alla notizia che il conduttore di 'Report', Sigfrido Ranucci, sarebbe stato sanzionato per aver partecipato a un programma su La7 e per aver rilasciato dichiarazioni e interviste.  "Al vicedirettore 'ad personam' Ranucci sono state semplicemente ricordate le vigenti regole aziendali in materia di rapporti con gli organi d’informazione e quelle più specifiche che riguardano i giornalisti. Regole che, si ricorda, valgono per tutti i dipendenti e collaboratori Rai, nessuno escluso", continua la nota. Ad annunciare il provvedimento disciplinare per il giornalista e conduttore di 'Report', era stato lo stesso Ranucci che sul suo profilo Facebook ha pubblicato la lettera datata 10 giugno firmata dall'amministratore delegato Rai, Giampaolo Rossi, e dal direttore delle Risorse Umane, Felice Ventura. "Dopo 27 anni di Rai ho vinto un procedimento disciplinare", ha scritto il giornalista sui social.  In particolare, nella lettera vengono contestate alcune dichiarazioni del giornalista rilasciate, secondo l'azienda, senza autorizzazione: "Mi accusano di aver partecipato alla trasmissione della Gruber il 6 maggio, senza essere stato autorizzato. Fatto non vero perché ero stato autorizzato dallo stesso Corsini telefonicamente per lanciare la seconda parte della stagione di Report".  Inoltre, aggiunge Ranucci, viene contestato "di aver presentato il mio libro a Mestre, e di aver rilasciato un'intervista dove parlavo della minore libertà di stampa in Italia e del fatto che la gente si informava di meno. Non si riferiva alla Rai ma al mio libro 'La Scelta' edito da Bompiani. Poi mi si accusa di aver partecipato con una telefonata a 'Piazza Pulita' per difendere Report e il collega Giorgio Mottola dalle accuse di manipolazione". "Se devo prendermi un provvedimento per aver promosso e difeso la squadra e un marchio storico della Rai come Report, tutelato la libertà di stampa, lo accetto con orgoglio".  Sul caso si è espresso Sandro Ruotolo: “La lettera recapitata a Sigfrido Ranucci, il conduttore di Report, la trasmissione di approfondimento giornalistico di Raitre, ha un sapore di intimidazione. E’ un procedimento disciplinare, una lettera che va rispedita al mittente. L’hanno firmata l’amministratore delegato dell’azienda, Giampaolo Rossi, e il direttore delle risorse umane di via Mazzini, Felice Ventura. Accusano il giornalista di aver partecipato a trasmissioni su La7 della Gruber senza essere autorizzato, quando invece lo era dal direttore Corsini, poi di essere intervenuto a Piazza Pulita per difendersi dalle accuse di Bocchino di essere un manipolatore. Gli altri richiami riguardano le presentazioni del suo libro che parla di libertà di stampa. Uno schiaffo all’articolo 21 della Costituzione''. Così il responsabile Informazione nella segreteria Pd ed europarlamentare.  "A poco più di un mese dall’entrata in vigore del Media Freedom Act, che impone all’Italia di riformare la governance della Rai per renderla autonoma e indipendente dalla politica, il gruppo dirigente che occupa la Rai sceglie di colpire il giornalista simbolo dell’approfondimento investigativo del servizio pubblico. È l’ennesimo segnale di una deriva preoccupante. Telemeloni vuole mettere a tacere i giornalisti scomodi mentre smantella i programmi di approfondimento di rete in un momento in cui avremmo bisogno di più informazione pubblica e plurale”. —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Scritto da: News News

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