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Ricerca, da primo trapianto cuore a terapia genica, 40 anni da Irccs per Bambino Gesù

today12/05/2025 - 13:31 6

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Data di pubblicazione: 12/05/2025 alle 13:31

(Adnkronos) – Dal primo trapianto di cuore alla prima terapia genica per tumori solidi. L'ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma celebra i 40 anni dal riconoscimento come Ircca, Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico, "ricordando le parole che Papa Francesco rivolese alla comunità dell’Ospedale durante l’Udienza presso l’Aula Paolo VI del 16 marzo 2024 in occasione dei 100 anni dalla donazione del nosocomio alla Santa Sede da parte della famiglia Salviati 'La scienza, e di conseguenza la capacità di cura, si può dire il primo dei compiti che caratterizza oggi il Bambino Gesù'". Così in una nota l'ospedale pediatrico del Vaticano ricorda i 40 anni da Irccs.  In termini di ricerca e produzione scientifica, l’Ospedale è il primo tra gli Ircc in ambito pediatrico. "Guardiamo a questo anniversario con gratitudine e con lo sguardo rivolto al domani, consapevoli che il nostro compito è spingere avanti la frontiera dell’innovazione, continuando a coltivare la scienza con responsabilità, condividendone i frutti ovunque ce ne sia bisogno e restando, oggi più che mai, 'fedeli alla missione di ricerca e di cura' che ci è stata affidata", commenta il presidente Tiziano Onesti. Quaranta anni di ricerca traslazionale all’insegna di primati e innovazioni. Era il 13 maggio del 1985 quando il Bambino Gesù otteneva dal Ministero della Salute il riconoscimento come Irccs, che attesta il livello di eccellenza sanitaria finalizzata alla ricerca prevalentemente clinica e traslazionale, cioè capace di trasferire immediatamente i risultati della ricerca scientifica al letto del paziente. Meno di un anno dopo, nel 1986, l'Ospedale realizzava il primo trapianto di cuore in Italia su un bambino, avviando di fatto l'era della cardiochirurgia pediatrica e, più in generale, l’era della trapiantologia pediatrica. Nel 1992 apre il Centro di assistenza per bambini malati di AIDS. Nel 1993 arriva il primo trapianto combinato cuore-rene. Due anni dopo è la volta del primo trapianto di polmone, mentre nel 1996 viene realizzato il primo trapianto di rene da donatore vivente. Nel 1997 viene inaugurato il Dipartimento di Emergenza e Accettazione, con attività clinico assistenziale per tutte le urgenze. Nel 2000 nasce il MarLab, il laboratorio di robotica e analisi del movimento nella sede di Palidoro e successivamente Santa Marinella, grazie al quale sono stati sviluppati programmi innovativi di riabilitazione motoria pediatrica. Nel 2006 arriva per l'ospedale il riconoscimento della Joint Commission International (JCI) per la sicurezza del paziente e la qualità dell'assistenza sanitaria. Nel 2008 viene realizzato il primo trapianto di fegato. Nel 2010 si effettua il primo impianto al mondo di cuore artificiale pediatrico in un ragazzo di 15 anni. Nello stesso anno, il primo trapianto d'intestino. Nel 2011, il primo trapianto di fegato da donatore vivente. Il 2014 è l’anno della inaugurazione dei nuovi laboratori di ricerca nella sede di San Paolo fuori le Mura, tra i più grandi in Europa in ambito pediatrico, attrezzati con le più moderne tecnologie per le indagini genetiche e cellulari e dotati di un’Officina farmaceutica per la produzione di terapie avanzate (cellulari e geniche). Sempre nel 2014 viene eseguito il primo trapianto al mondo di cellule staminali geneticamente modificate da un donatore aploidentico (cioè da genitore a figlio/a), aprendo nuove prospettive nella cura di malattie genetiche rare, immunodeficienze e alcuni tipi di tumori. Nel 2015 l’Ospedale riceve l’accreditamento JCI come ‘Centro Medico Accademico' per l'intensa attività nel campo della formazione medica e della ricerca clinica. Nel 2016 viene impiantato il primo cuore artificiale a levitazione magnetica in un paziente pediatrico. Nel 2017, il Bambino Gesù ha realizzato il primo trapianto domino pediatrico in Italia (ovvero, su due pazienti di cui il primo diventa donatore del secondo) e ha separato con successo due gemelle siamesi, un’operazione estremamente complessa per la cui preparazione e realizzazione sono state usate tecniche avanzate di imaging e di stampa 3D. L’anno successivo, nel 2018, viene trattato con la terapia CAR-T il primo paziente italiano con leucemia refrattaria. Nel 2019 l’ospedale supera la soglia dei 1.000 trapianti di organi solidi ed esegue, per la prima volta in Europa, l’impianto di un bronco polmonare artificiale e bio-riassorbibile, prodotto con tecnologia di stampa 3D. Il 2020 è stato un anno particolarmente denso di progressi, con il primo trapianto combinato split liver eseguito con l’ausilio di una macchina da perfusione, la scoperta del meccanismo immunologico della sindrome infiammatoria multisistemica (MIS-C) correlata al Covid nei bambini, e il primo trattamento con terapia genica in Italia per un paziente affetto da talassemia. Nel 2021 viene realizzato il primo trapianto pediatrico al mondo da un donatore positivo al Covid. Nel 2022 il Bambino Gesù inaugura il più grande centro italiano di cure palliative pediatriche e vengono trattati i primi bambini con atresia dell’esofago utilizzando una tecnica innovativa di magneto-anastomosi, che evita l’intervento chirurgico. Il 2023 segna un punto di svolta nella lotta ai tumori solidi pediatrici, con lo sviluppo della prima terapia genica CAR-T per il neuroblastoma, mostrando tassi di risposta molto promettenti. Nel 2024, per la prima volta a livello mondiale, le terapie geniche trovano impiego per il trattamento delle malattie autoimmuni in età pediatrica, offrendo nuove speranze per condizioni finora prive di trattamento efficace. L’Ospedale nel 2024 effettua 137 trapianti di midollo superando complessivamente quota 2.500 dal 2000 e confermandosi il primo centro pediatrico italiano per numero di trapianti di cellule staminali. Il Bambino Gesù gestisce la più ampia casistica nazionale di malati rari in età pediatrica, il 40,8% sotto i 15 anni di età e che riconoscono in oltre l’80% dei casi una origine genetica. Negli ultimi 10 anni, sono stati scoperti e descritti nel nostro ospedale oltre 100 nuovi geni malattia, e nel 2024 le analisi genetiche sono state circa 40.000. —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Scritto da: News News

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