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Data di pubblicazione: 05/06/2025 alle 14:01
(Adnkronos) – L'impatto ambientale delle attività lavorative quotidiane, in particolare quello derivante dal consumo energetico e dal ciclo di vita dei dispositivi informatici, è un tema centrale nel dibattito aziendale contemporaneo. Computer, monitor e altri apparecchi elettronici utilizzati quotidianamente in azienda richiedono un'alimentazione continua che, su scala globale, si traduce in un significativo impatto ambientale. A ciò si aggiunge il rapido ciclo di obsolescenza tecnologica, che porta a frequenti sostituzioni dell'hardware e, di conseguenza, a un aumento dei rifiuti elettronici (RAEE). Non a caso, le Piccole e Medie Imprese (PMI) italiane stanno rispondendo attivamente a questa sfida. Il 91% delle PMI sta ripensando il consumo digitale dei propri dipendenti, incentivando pratiche più sostenibili. Tuttavia, emerge un ampio margine di miglioramento nell'uso quotidiano dei dispositivi. Queste sono le principali conclusioni di una recente analisi condotta da ASUS in collaborazione con Research Dogma, che ha coinvolto oltre 400 responsabili IT e decisori aziendali in occasione della Giornata Mondiale dell'Ambiente. L'indagine evidenzia come la gestione consapevole delle dotazioni informatiche – dai criteri di acquisto fino al fine vita dei dispositivi – stia assumendo un ruolo sempre più strategico all'interno delle organizzazioni.
I dati dell'Osservatorio ASUS 2025 sottolineano un netto cambio di rotta tra le PMI italiane: il 91% ha già adottato almeno una pratica sostenibile nel campo dell'informatica aziendale. Parallelamente, si registra un aumento degli investimenti e delle azioni concrete. Ad esempio, la maggior parte delle PMI intervistate (74%) ha investito in soluzioni per ridurre il consumo energetico dei sistemi, come servizi fisici, server e cloud. Circa due imprese su tre hanno inoltre implementato attività di recupero o riciclo dell'hardware a fine vita. L'attenzione verso l'acquisto è diventata centrale, portando il 57% delle PMI a scegliere dispositivi con certificazioni ambientali o con hardware usato o ricondizionato, contribuendo così alla diffusione di modelli di economia circolare. Nonostante il crescente interesse verso le certificazioni ambientali dell'hardware, tra le PMI italiane persiste una significativa carenza di preparazione che ne ostacola l'adozione consapevole. Sebbene la maggior parte delle PMI sia in grado di riconoscere l'importanza di strumenti come Energy Star, TCO o EPEAT, solo il 30% sa realmente interpretarne il significato e applicarne i vantaggi in modo operativo. La frammentazione del panorama delle certificazioni, unita alla mancanza di competenze tecniche specifiche, soprattutto nei ruoli IT delle piccole imprese, genera confusione e indebolisce l'efficacia delle scelte "green". Questa lacuna informativa si riflette anche nei comportamenti quotidiani: pratiche semplici come l'uso del Dark Mode, riconosciute per il loro impatto positivo, restano poco diffuse proprio per mancanza di conoscenza. Resta evidente anche l'assenza di linee guida comuni nella gestione del fine vita dei dispositivi tecnologici. Quando un PC non è più utilizzabile, solo una PMI su tre segue i canali ufficiali di riciclo tramite i centri comunali. Un altro 26% cede i dispositivi direttamente ai dipendenti, mentre una quota analoga si affida ad aziende terze per lo smaltimento. Altre realtà collaborano con organizzazioni no-profit o attivano programmi interni di riuso, evidenziando una frammentazione nelle pratiche di smaltimento responsabile.
Dalla ricerca di ASUS emerge chiaramente che le PMI non si accontentano più di prodotti solo performanti; la scelta ricade ora su partner che condividano i loro stessi valori in termini di sostenibilità. Il 90% ritiene fondamentale che i PC garantiscano efficienza energetica certificata, mentre l'84% apprezza i fornitori che si occupano anche del ritiro e riciclo delle apparecchiature dismesse. Anche i materiali di costruzione e imballaggio rivestono un'importanza cruciale: l'81% delle imprese desidera che siano interamente riciclabili. "I risultati dell'Osservatorio confermano che le PMI italiane vogliono essere protagoniste attive del cambiamento sostenibile. Tuttavia, emerge con chiarezza il bisogno di avere al proprio fianco partner solidi e affidabili,"
ha commentato Massimo Merici, System Business Group Director di ASUS Italia
. "ASUS si propone come alleato concreto in questo percorso, offrendo soluzioni tecnologiche sostenibili e supporto strategico per integrare innovazione e responsabilità ambientale in modo efficace e sinergico." —tecnologiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Scritto da: News News
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