
Radio K55
Data di pubblicazione: 01/11/2025 alle 07:28
(Adnkronos) – Entra nel vivo la prossima settimana in Senato l’iter della manovra 2026 da esaminare di fatto a budget zero per le modifiche, cioè a saldi invariati, reperendo le risorse per le eventuali modifiche attraverso riduzioni equivalenti. E’ quanto vanno ripetendo nel governo e nella maggioranza. In realtà in legge di bilancio c’è un fondo triennale di 100 milioni di euro, a quello guarderà l’opposizione per “proporre misure utili per gli italiani”, dice all’Adnkronos il senatore Daniele Manca, capogruppo Pd in commissione Bilancio a Palazzo Madama.
“Quello che manca in questa manovra ‘bonsai’, che non guarda alle famiglie e alle imprese ma al rating, è una prospettiva di crescita per il Paese”, afferma Manca. “Parlando di saldi invariati – osserva – il governo ricatta la sua stessa maggioranza, dicendo che la manovra non si può toccare se non a scapito di altre misure. Noi invece, avendo un’altra idea di Paese e altre priorità, agiremo con coperture che cancellano scelte sbagliate”.
Intanto lunedì partono le audizioni davanti alle commissioni Bilancio riunite. Iniziano il ciclo le associazioni e il terzo settore; martedì toccherà ai sindacati, Confindustria ed altre confederazioni; mercoledì banche e associazioni degli enti locali; infine giovedì sarà la volta dell’Istat, Cnel, Banca d’Italia, Corte Conti, Upb e in finale verrà audito il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti.
Dalle risorse messe sul piatto dalla Finanziaria da 18,7 miliardi al contributo richiesto alle banche, i contenuti dei cahiers de doléances del mondo dell’associazionismo, delle imprese e soprattuto dagli istituti di credito sono prevedibili. Rilievi e proposte che potrebbero poi trovare sintesi nei progetti di emendamento al ddl, a patto che vengano trovate corrispondenti coperture che non intacchino i saldi. Punto fermo ribadito a più riprese da Giorgetti.
Tra i nodi sul tavolo il contestato rialzo dal 21% al 26% della cedolare secca sugli affitti brevi. “Mi sembra una tempesta in un bicchiere d’acqua”, ha detto il sottosegretario all’Economia Federico Freni intervistato a Radio24, osservando però che “se il Parlamento troverà le coperture per cambiarla va benissimo così, il Parlamento è sovrano”.
Non decollerebbe invece l’ipotesi di rialzare da 50mila a 60mila euro il reddito della platea dei beneficiari del taglio dell’aliquota centrale Irpef dal 35% al 33%. “Possiamo provare a lavorarci ma con i saldi che abbiamo mi sembra complicato arrivare a 60mila euro”, ammette l’esponente della Lega.
Attesa sul fronte pensioni, visto che nello schema del ddl del governo mancano all’appello sia Opzione donna che Quota 103. Si profila invece un consenso bipartisan sulle migliorie al nuovo Piano Transizione 5.0 per facilitare l’accesso delle imprese al piano per gli investimenti in green e tech.
Intanto alcune disposizioni stralciate giovedì su segnalazione della commissione Bilancio, in tema di cripto valute tra le altre, saranno destinate ad autonomi disegni di legge.
—
economia
webinfo@adnkronos.com (Web Info)
Scritto da: News News
00:00 - 06:00
Selezionata dallo staff di Radio K55
06:00 - 15:00
15:00 - 15:15
1
play_arrowJohn Lennon
play_arrow
Imagine John Lennon
2
play_arrowEagles
play_arrow
Hotel California Eagles
3
play_arrowThe Doors
play_arrow
Light My Fire The Doors
Copyright | Radio K55 | Sede Legale: Via Lima, 41 - Roma - 00198 | P.IVA 16813261001 | Sede Operativa: Via Di Valleranello, 82 - Roma - 00128|
"WhatsAppa" con Noi