Data di pubblicazione: 17/10/2025 alle 16:18
(Adnkronos) – "Abbiamo superato una delle prove più difficili della nostra storia: la pandemia. Il coraggio e la determinazione degli italiani, uniti al lavoro instancabile di medici, infermieri e ricercatori, hanno permesso al Servizio Sanitario Nazionale di vincere quella sfida. L’Italia ha mostrato al mondo la sua forza, la sua umanità, la sua solidarietà. Ma oggi rischiamo di dimenticare quella lezione. Il Servizio sanitario nazionale, che allora fu il nostro scudo, oggi è ferito, indebolito, e ha bisogno di essere potenziato davvero. Non basta difenderlo: va reso centrale, moderno, capace di guardare al futuro. Quante vite perdiamo perché curiamo tutti allo stesso modo? In Italia, fino al 30% delle cure è inutile o sbagliata: oltre 15 miliardi di euro sprecati ogni anno. Ricoveri evitabili, farmaci inutili, esami duplicati: sprechi che non possiamo più permetterci. È finalmente il momento di allontanarci da interessi economici e geopolitici, e di legare la scienza e il suo sviluppo all’interesse della persona". Così Francesco Vaia, già direttore della Prevenzione del ministero della Salute e oggi componente dell'Autorità garante nazionale dei diritti delle persone con disabilità, in un video sui social. "L’industria farmaceutica resta un partner importante del Ssn, imprescindibile per l’innovazione e la ricerca, ma dev’essere partner non dobbiamo dipendere dall'industria – ha aggiunto – La politica alta deve riappropriarsi del suo ruolo di guida, basta con gestioni di corto respiro, che spesso hanno determinato decisioni capaci di generare sconcerto. Dobbiamo volare alto, verso una visione di welfare integrato, moderno, umano. Abbiamo già dimostrato di saper reagire. Se lo abbiamo fatto nella pandemia, possiamo farlo ancora. Mettiamo al centro la persona, la ricerca, la scienza e la sanità pubblica. Così salveremo il nostro più grande patrimonio: il Servizio Sanitario Nazionale".
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