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Ucraina, Zelensky vola in Turchia per rilanciare i negoziati: oggi il vertice senza Mosca

today18/11/2025 - 23:09 3

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Data di pubblicazione: 18/11/2025 alle 23:09

(Adnkronos) – L’Ucraina è alla ricerca di una nuova spinta diplomatica per far ripartire i colloqui con Mosca, mentre la guerra entra in una fase critica e s’intensificano i bombardamenti russi sulle infrastrutture energetiche. E’ proprio di ieri l’annuncio di Kiev di aver utilizzato missili Atacms per colpire la Russia.  

Intanto, alla vigilia del viaggio di Volodymyr Zelensky oggi in Turchia, la Spagna ha annunciato aiuti militari a Kiev per 615 milioni di euro, mentre gli Stati Uniti preparano nuove e pesanti sanzioni contro l’industria petrolifera russa. Annuncio arrivato dopo l’accordo storico di lunedì scorso con la Francia per la fornitura di circa 100 caccia Rafale. 

Zelensky sarà oggi a Istanbul insieme all’inviato speciale americano Steve Witkoff per tentare di “ravvivare le negoziazioni” con la Russia e rilanciare gli scambi di prigionieri. Incontrerà il presidente turco Recep Tayyip Erdogan: “Parlerò con lui delle possibilità più ampie per garantire all’Ucraina una pace giusta. Credo che sarà una conversazione piuttosto approfondita”, ha dichiarato durante una conferenza stampa con il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez. Il capo dello Stato ucraino ha sottolineato di avere buoni rapporti con il presidente della Turchia: “Abbiamo alcuni segnali dagli Stati Uniti”, ha aggiunto. 

Il Cremlino ha confermato che non invierà alcun rappresentante ai colloqui, ma Kiev insiste sulla necessità di riaprire un canale politico. “Abbiamo elaborato soluzioni che proporremo ai nostri partner. Fare tutto il possibile per avvicinare la fine della guerra è la priorità dell’Ucraina”, ha scritto su X il presidente alla vigilia del vertice. La Turchia, che quest’anno ha già ospitato gli unici colloqui con risultati concreti sul fronte dei prigionieri, punta ora a riportare Washington al centro del processo. 

Dopo il forfait annunciato da Mosca, il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha spiegato che “questi contatti si svolgono senza la partecipazione russa”, aggiungendo che la Russia, “attende informazioni su cosa verrà effettivamente affrontato a Istanbul”. Quindi l’attacco contro la Francia. “In alcun modo Parigi sta contribuendo alla pace, mentre invece alimenta le spinte militariste e belliciste”. 

La tappa in Turchia segue la missione europea di Zelensky: dopo aver fatto tappa ad Atene e Parigi, ieri è stata la volta di Madrid. Nella capitale spagnola il presidente ucraino ha incontrato la presidente del Congresso Francina Armengol, il presidente del Senato Pedro Rollán, re Felipe VI e il premier Sánchez il quale ha annunciato un “nuovo pacchetto di aiuti” militari all’Ucraina del valore di 615 milioni di euro a partire dal “mese prossimo” per aiutare l’esercito di Kiev ad affrontare l’invasione russa su larga scala in corso dal febbraio 2022. “Ho informato il presidente Volodymyr Zelensky che il prossimo mese la Spagna mobiliterà un nuovo programma di sostegno militare all’Ucraina per un importo di 615 milioni di euro”, ha dichiarato in apertura di una conferenza stampa dei due leader a Madrid.  

A Madrid Zelensky ha visto anche i rappresentanti dell’industria bellica spagnola, sottolineando la necessità di “radar avanzati, tecnologie per droni ed equipaggiamenti essenziali” per rafforzare la difesa del Paese. “Ogni giorno l’Ucraina deve ottenere risultati nei rapporti con i suoi alleati”, ha scritto su X.  

Intanto la Commissione Europea sta valutando “tre” opzioni per finanziare l’Ucraina nei prossimi anni e aiutarla a resistere contro la Russia, tra le quali il prestito Ue basato sui beni russi congelati, ma ancora non ha deciso se presentare una proposta giuridica prima o dopo il Consiglio Europeo di dicembre. Lo hanno spiegato i portavoce dell’esecutivo Ue Paula Pinho e Balasz Ujvari, ieri durante il briefing con la stampa a Bruxelles.  

Nella lettera inviata dalla presidente Ursula von der Leyen ai capi di Stato e di governo, spiega Ujvari, “abbiamo esposto in dettaglio le tre opzioni che abbiamo in mente e che abbiamo identificato in risposta all’invito del Consiglio Europeo”.  

Una opzione è, continua Ujvari, “un sostegno basato su prestiti che verrebbero erogati dagli Stati membri. La seconda opzione si baserebbe su prestiti congiunti a livello Ue, mentre la terza opzione sarebbe una soluzione basata sui beni russi immobilizzati all’interno della giurisdizione dell’Ue”.  

La lettera, ricorda Ujvari, arriva dopo “molti mesi di duro lavoro su questo argomento. Siamo pronti a continuare a interagire con gli Stati membri. Ci sono 4 principi che sono alla base delle tre opzioni che abbiamo identificato. Prima di tutto, il sostegno deve essere disponibile rapidamente, cosa molto importante. In secondo luogo, la sostenibilità del debito dell’Ucraina deve essere salvaguardata”.  

In terzo luogo, prosegue, “il finanziamento deve mantenere la flessibilità richiesta in condizioni incerte e, in quarto luogo, l’approccio deve essere basato su una giusta condivisione degli oneri con i partner internazionali”.  

Alla domanda se la Commissione presenterà una proposta prima del Consiglio Europeo di dicembre oppure dopo, la portavoce capo Paula Pinho ha replicato dicendo che “non ho una risposta a questa domanda: vi diremo di più una volta che ci arriveremo”. Prima di presentare ai capi di Stato e di governo le tre opzioni, preannunciate da von der Leyen in un discorso alla miniplenaria la settimana scorsa, la Commissione ha consultato anche la Bce, come tutti gli attori coinvolti, ha spiegato infine Pinho. 

 

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Scritto da: News News

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