
Radio K55
Data di pubblicazione: 12/12/2025 alle 09:26
(Adnkronos) – Affitti brevi, dividendi e banche, ma anche la nuova tassa si ‘mini’ pacchi tra le altre: le modifiche del governo interessano i nodi della manovra che adesso passa al voto in commissione Bilancio al Senato, in ritardo rispetto alla tabella di marcia prefigurata in precedenza. Poi l’Aula a Palazzo Madama e il passaggio lampo alla Camera per il via libera definitivo a questo punto a ridosso della settimana di Natale, nella migliore delle ipotesi.
L’emendamento riformulato dal governo prevede la cedolare secca al 21% per il primo immobile in locazione breve (meno di 30 giorni); aliquota al 26% per il secondo immobile; dalla terza casa scatta il regime di reddito d’impresa, oggi fissato a partire dal quinto immobile. Nella prima versione della manovra l’aliquota veniva innalzata al 26% già dal primo immobile.
Si allenta la stretta sulla tassazione dei dividendi percepiti dalle società. La riformulazione riduce la quota della partecipazione al 5% (dal 10% della versione originale). L’accesso al «regime della cosiddetta esclusione è limitato ai dividendi derivanti da partecipazioni detenute direttamente o indirettamente tramite società controllate superiori al 5% o di importo superiore a 500 mila euro. Il gettito praticamente si azzera passando dai 736,1 milioni stimati nella prima edizione a 35,2 milioni nel 2026.
Nelle riformulazioni del governo resta al 2% l’aumento dell’Irap per banche e assicurazioni, come previsto nel testo originario, ma vengono esclusi i soggetti con minore base imponibile introducendo una franchigia di 90mila euro applicabile sulla maggiore imposta dovuta solo per i periodi d’imposta 2027 e 2028. Inoltre cala la soglia di deducibilità sulle perdite: le percentuali di compensabilità del maggior reddito con perdite pregresse ed eccedenze Ace passa dal 43% al 35% nel 2026 e dal 54% al 42% nel 2027, con maggiori introiti pari a 305 milioni nel 2026 e 300 nel 2027.
Raddoppia l’aliquota dell’imposta sulle transazioni finanziarie: la tassazione sul trasferimento di proprietà di azioni e di altri strumenti finanziari partecipativi passa dallo 0,1% allo 0,2% se la cessione avviene su mercati regolamentati e dallo 0,2 allo 0,4% negli altri casi. Sale dallo 0,02% allo 0,04% l’aliquota sulle negoziazioni ad alta frequenza. Gli introiti attesi per le casse dello Stato sono pari a 337,3 milioni a partire dal prossimo anno.
Si riduce il taglio delle risorse per il Fondo per il cinema dagli iniziali 150 milioni a 90 milioni per il 2026.
Contributo di due euro sui pacchi postali in arrivo da paesi extra Ue di un valore inferiore a 150 euro. La misura, secondo le stime, interesserà 327 milioni di spedizioni con relativi effetti finanziari pari a 201 milioni di euro su base annua.
Bonus libri in arrivo per le famiglie con Isee sotto i 30 mila euro.
Un altro emendamento del governo stanzia fino a 6 milioni di euro per le celebrazioni dei 2.500 anni dalla fondazione della città di Napoli.
Si rifinanzia il fondo sport per studenti universitari per 5 milioni.
Il governo propone popi di allargare il novero delle pubbliche amministrazioni che cooperano con l’Inps per alimentare la banca dati Isee con le informazioni necessarie alla predisposizione dell’Isee precompilato.
Un’altra proposta stanzia 180mila euro, dal 2026, per incarichi all’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza.
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Scritto da: News News
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