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Vaiolo delle scimmie, Oms: “Mpox continua a circolare, a novembre 2.150 casi e 5 morti”

today23/12/2025 - 08:28 3

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Data di pubblicazione: 23/12/2025 alle 08:28

(Adnkronos) – Anche se i riflettori si sono abbassati sull’epidemia di Mpox, “tutti i cladi del virus continuano a circolare” nel mondo. A segnalarlo è l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), facendo il punto sull’epidemia multinazionale provocata dal patogeno un tempo noto come ‘vaiolo delle scimmie’ e oggi ribattezzato in chiave anti-stigma.  

L’agenzia Onu per la salute, nel 61esimo rapporto diffuso sulla malattia infettiva, offre un aggiornamento della situazione e dei dati, ma anche della risposta operativa messa in campo fino al 17 dicembre 2025. Gli ultimi numeri disponibili mostrano che nel novembre 2025 in 48 Paesi di tutte le regioni dell’Oms sono stati segnalati in totale “2.150 nuovi casi confermati di Mpox, inclusi 5 decessi (tasso di mortalità 0,2%). Circa il 68% di queste infezioni è stato segnalato nella regione africana. Quattro regioni hanno osservato un calo dei casi confermati a novembre rispetto a ottobre 2025, ma la regione europea e quella del Pacifico occidentale hanno registrato un numero maggiore di casi rispetto al mese precedente”, avverte l’Oms.  

“Se le epidemie di Mpox non vengono rapidamente contenute e la trasmissione interumana non viene interrotta, sussiste il rischio di una trasmissione comunitaria prolungata – evidenziano gli esperti – Nelle ultime 6 settimane (dal 2 novembre al 14 dicembre) 19 Paesi africani hanno segnalato una trasmissione attiva, con 1.435 casi confermati e 7 morti (tasso di mortalità 0,5%). I Paesi che hanno segnalato il numero più elevato di casi in questo periodo sono la Repubblica democratica del Congo, la Guinea, la Liberia, il Kenya e il Ghana; mentre le segnalazioni di casi in Liberia mostrano ancora indicazioni di un aumento, il numero settimanale di casi negli altri Paesi è diminuito nelle ultime settimane”. 

Fuori dai confini dell’Africa, che resta una delle aree più interessate dai contagi, una novità è che “la Romania ha segnalato per la prima volta il rilevamento del clade Ib di Mpox, in un caso confermato nell’agosto 2025”, rileva ancora l’Oms, aggiungendo che oggi “la trasmissione comunitaria del clade Ib continua in Spagna e nei Paesi Bassi”.  

Tornando in Africa, nella Repubblica democratica del Congo la trasmissione di Mpox continua in diverse province con la co-circolazione di cladi Ia e Ib, ed emergono trend subnazionali eterogenei e un accesso in calo ai test per i casi sospetti.  

Ci sono poi tracce anche della presenza di un ceppo ricombinante del virus: è stato segnalato dal Regno Unito in un caso correlato a un viaggio. Il ceppo ricombinante in questione contiene “elementi genetici sia di clade Ib che di clade IIb di Mpox. L’entità della circolazione del ceppo ricombinante rimane sconosciuta”.  

Alla luce degli ultimi dati, l’Oms valuta il rischio attuale rappresentato da Mpox per la salute pubblica come “moderato per gli uomini che hanno rapporti sessuali con uomini con partner nuovi o multipli, per i lavoratori del sesso e per gli altri con partner multipli che potrebbero essere a rischio”. Mentre viene valutato “basso” il rischio “per la popolazione generale in assenza di fattori di rischio specifici”. Il monitoraggio dell’agenzia Onu continua e gli esperti ribadiscono “l’importanza di mantenere la sorveglianza e la capacità di risposta, incluso il sequenziamento genomico, in particolare nelle località in cui co-circolano più ceppi di Mpox”. 

internazionale/esteri

webinfo@adnkronos.com (Web Info)

Scritto da: News News

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