
Radio K55
Data di pubblicazione: 24/12/2025 alle 06:53
(Adnkronos) – Si apre un nuovo fronte tra Washington e l’Europa: gli Stati Uniti hanno vietato l’ingresso a cinque funzionari europei, accusati di ‘censura’ alle piattaforme online. Tra loro c’รจ l’ex commissario al Mercato interno, il francese Thierry Breton, che su X ha scritto: “E’ tornata la caccia alle streghe di McCarthy?”. ย
Secondo quanto riferito su X dalla sottosegretaria di Stato Sarah Rogers, oltre a Breton sono stati colpiti dal divieto d’ingresso due direttori dell’organizzazione tedesca HateAid, impegnata nella lotta contro gli abusi online Anna-Lena von Hodenberg e Josephine Ballon, la prima delle quali insignita a ottobre dell’ordine federale al merito della Repubblica tedesca per il suo lavoro contro la violenza digitale.ย
Gli altri due funzionari che non hanno avuto il visto sono Imran Ahmed, fondatore del Center for Countering Digital Hate US/UK, e Clare Melford, fondatrice Global Disinformation Index, con sede nel Regno Unito: entrambe le organizzazioni si occupano di contrastare l’odio online e la disinformazione.ย
HateAid ha definito il provvedimento americano “un atto di repressione”, mentre Breton, considerato l’architetto del ‘Digital Service Act’, che, secondo gli Stati Uniti avrebbe ‘imbavagliato’ le piattaforme online, ha scritto: “Ricordiamo che il 90% del Parlamento europeo, il nostro organo eletto democraticamente, e tutti i 27 Stati membri hanno votato allโunanimitร il Dsa. La censura non รจ dove pensate che sia”.ย
“Non permetteremo di essere intimiditi da un governo che strumentalizza le accuse di censura per silenziare quelli che combattono per i diritti umani e la libertร di espressione”, hanno detto in una nota Ballon e von Hodenberg, ammettendo di non essere rimasti sorpresi dalla misura americana.โย
Una dura presa di posizione da parte francese รจ arrivata anche dal ministro degli Esteri Jean-Noรซl Barrot, che ha contestato le parole del segretario di Stato americano Marco Rubio, secondo cui le leggi europee sono “un attacco a tutte le piattaforme americane ed al popolo americano da parte dei governi Ue”. Il Dsa, ha ricordato il capo della diplomazia di Parigi, “รจ stato adottato democraticamente in Europa per assicurare che quello che รจ illegale offline lo sia anche online. Non ha in alcun modo una portata extraterritoriale e in alcun modo colpisce gli Stati Uniti. I popoli europei sono liberi e sovrani e non possono lasciare che le regole che governano il loro spazio digitale siano imposte da altri”.ย
Inizialmente, il dipartimento di Stato, prima di identificarli, aveva definito i cinque individui come “attivisti radicali” e organizzazioni non governative โstrumentalizzateโ che hanno promosso misure di censura da parte di Stati stranieri, guidando “sforzi organizzati per costringere le piattaforme americane a censurare, demonetizzare e sopprimere i punti di vista americani a cui si oppongono”.ย
E su X Rubio aveva scritto: “Per troppo tempo, gli ideologi in Europa hanno guidato sforzi organizzati per costringere le piattaforme americane a punire i punti di vista americani a cui si oppongonoโ. L’amministrazione Trump non tollererร piรน questi atti eclatanti di censura extraterritoriale”. Il capo della diplomazia americana ha quindi anticipato che il dipartimento di Stato sta avviando divieti di ingresso contro quelle che ha descritto come figure di spicco del โcomplesso industriale della censuraโ globale, con la possibilitร di ampliare l’elenco โse altri non invertiranno la rottaโ.ย
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