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La Madonna del Latte torna a splendere

today11/12/2025 - 15:13 3

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Data di pubblicazione: 11/12/2025 alle 15:13

(Adnkronos) – Un affresco trecentesco tra i più preziosi della chiesa di Sant’Ambrogio a Firenze è tornato visibile al pubblico nella sua piena leggibilità: si tratta della Madonna del Latte con Bambino tra i santi Giovanni Battista e Bartolomeo, restaurata da Cristina Napolitano sotto l’Alta Sorveglianza della Soprintendenza Abap di Firenze, grazie al sostegno della Fondazione Friends of Florence. Il progetto, vincitore nel 2024 del Premio Friends of Florence – Salone dell’Arte del Restauro, segna un nuovo importante intervento di valorizzazione del patrimonio artistico cittadino. 

«Restituiamo alla comunità un tassello fondamentale del Trecento fiorentino» sottolinea la presidente di Friends of Florence, Simonetta Brandolini d’Adda, che ringrazia la parrocchia, la Soprintendenza e la restauratrice per la collaborazione, insieme allo storico dell’arte Claudio Paolini, membro della giuria del premio e consulente del progetto. 

L’affresco raffigura la Madonna che allatta il Bambino, affiancata dai santi Giovanni Battista e Bartolomeo, mentre nella parte inferiore è rappresentato Sant’Ambrogio. L’opera si colloca tra le più antiche testimonianze del culto ambrosiano nella chiesa, un tempo appartenuta alle monache benedettine, protagoniste dello sviluppo del quartiere nel Trecento. L’attribuzione dell’affresco ha conosciuto diverse fasi: dalla scuola di Giotto a Orcagna, da Spinello Aretino ad Agnolo Gaddi, fino al Maestro della Cappella Rinuccini, identificato da Luciano Bellosi con Matteo di Pacino, pittore attivo tra il 1359 e il 1374. 

«Il restauro ha permesso un confronto più preciso con le opere attribuite a Matteo di Pacino, grazie alla migliore leggibilità delle figure e delle tecniche esecutive» evidenzia Claudio Paolini, spiegando come l’intervento aggiunga un nuovo tassello alla conoscenza della pittura fiorentina del Trecento. 

«La Madonna del Latte è una vera sintesi visiva di Scrittura ed esegesi medievale» afferma don Daniele Rossi, parroco di Sant’Ambrogio e San Giuseppe. L’immagine dell’allattamento, osserva, rimanda al mistero dell’Incarnazione e a una lunga tradizione simbolica legata alla maternità spirituale e all’eucaristia. 

La conservazione dell’opera è stata compromessa da una lunga storia di interventi e alterazioni: imbiancata per secoli, riscoperta nel 1839, più volte restaurata e infine strappata intorno al 1960. Tracce di puliture aggressive e depositi superficiali di varia natura avevano reso difficile la lettura dell’affresco. Il recente restauro ha previsto una pulitura graduale, la rimozione delle stuccature incongrue e una calibrata reintegrazione pittorica nelle parti mancanti. «L’obiettivo era restituire armonia all’opera senza alterarne la storia» spiega la restauratrice. «È stato un privilegio lavorare su questa pittura straordinaria» conclude Cristina Napolitano. «Spero che chi entrerà in chiesa possa coglierne appieno la bellezza e l’intensità.» Con il completamento dell’intervento, la Madonna del Latte torna a occupare il posto che le spetta non solo nell’arte sacra fiorentina, ma anche nella memoria culturale della città. 

cultura

webinfo@adnkronos.com (Web Info)

Scritto da: News News

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