
Radio K55
Data di pubblicazione: 22/12/2025 alle 18:16
(Adnkronos) –
Meglio il pandoro o il panettone? Il duello tra i dolci di Natale è questione di gusti ma anche di salute e, perché no, di prezzo. Una fetta di pandoro o di panettone attiva mediatori fisiologici come la dopamina, la serotonina, le endorfine, gli endocabbaninoidi, l’insulina. In pratica i dolci attivano i mediatori del piacere e della gratificazione, con effetti transitori positivi sull’umore. Il rovescio della medaglia, come ricorda l’Unione nazionale consumatori, è rappresentato dagli effetti negativi legati ad eccessi alimentari: un ‘carico’ supplementare di calorie, con conseguenze su livello degli zuccheri, colesterolo, aumento di peso, salute del cuore.
L’ampia diffusione del panettone e del pandoro si è prestata in passato a contraffazioni e, per garantirne l’autenticità, il DM del 22/7/2005 ha definito le norme da seguire per la loro produzione. La legge ha comunque lasciato un certo margine di manovra a pasticcerie e industria dolciaria, per cui agli ingredienti di base se ne possono aggiungere alcuni altri, come creme o glasse. In ogni caso si possono chiamare pandoro e panettone soltanto quelli che seguono il DM del 2005.
I dolci natalizi sono costituiti da materie prime come zucchero, miele, burro, amidi e frutta secca ad elevato contenuto calorico. Di conseguenza, i prodotti che ne derivano vanno consumati con moderazione. Questi sono i valori medi delle calorie contenute in 100 grammi, ripresi dalle etichette nutrizionali: panettone classico 350-360; pandoro classico 390-410; torrone classico alle mandorle 470-500; panforte 390-400; panpepato circa 580; struffoli 500-600.
Se consideriamo i consumi di singole porzioni, una di panettone ci fornisce circa 500 Kcalorie, una di pandoro circa 600, 30 grammi di panpepato o panforte danno circa 150 kcalorie, una porzione di torrone da 25 grammi circa 240 kcalorie.
Considerando che spesso i dolci sono consumati al termine dei pasti, è evidente che nei pranzi o nelle cene conviviali è molto facile superare abbondantemente le circa 2000 calorie, che dovrebbero essere il limite massimo da consumare quotidianamente.
La scelta del prodotto da portare in tavola è legata anche al prezzo. I prezzi dei dolci natalizi sono estremamente variabili e dipendono da vari fattori, spesso indipendenti dalla loro qualità. Si trovano sul mercato panettoni industriali da 6-10 euro al Kg e panettoni artigianali ad altre i 30-40 euro al kg. Differenze analoghe si trovano per il pandoro, i torroni ed i panforti. Al termine delle festività molti dei dolci rimangono invenduti, occupando dello spazio prezioso. A questo punto gli esercenti li svendono e diviene molto conveniente acquistarli, anche perché si tratta di ottimi alimenti, che possono essere consumati in tutta tranquillità.
I dolci natalizi negli esercizi commerciali (grande distribuzione, pasticcerie, forni, ecc.) sono sicuri e la sola differenza può essere qualitativa. Scegliere un prodotto a prezzo contenuto non comporta pericoli. E’ comunque importante leggere attentamente le etichette per verificare il valore nutrizionale e la data di scadenza, che comunque non è tassativa, ma solo indicativa.
Mangiare un panettone anche qualche tempo dopo la scadenza non comporta pericoli mentre sfruttare le offerte speciali può essere un’opportunità da sfruttare, magari per avere alimenti per la prima colazione a buon mercato. Resta l’accortezza di non eccedere nei consumi, tenendo presenti i fabbisogni calorici quotidiani.
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Scritto da: News News
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