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    Radio K55

Cronaca

I capi del terrore, ovvero i figli dell’11 settembre 2011

today16/02/2023 20

Background
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Il terrorismo islamico è il movimento estremista-guerrigliero più attivo e funesto degli ultimi quindici anni, a livello globale. Sia quando era coordinato da un capo, sia quando è poi prevalsa la tipologia dei gruppi autonomi e dei “cani sciolti” che, comunque, organizzavano più o meno indipendentemente attentati e azioni terroristiche, senza contatti ufficiali e spesso nemmeno organici con il movimento jihadista ufficiale.Dopo Osama Bin Laden, ucciso dagli americani nel giugno del 2011, ci fu una sorta di successione, ma nel segno della continuità. Con Ayman al-Zawahiri, braccio destro e co-fondatore  con Bin Laden del gruppo, lo status di capo dei jihadisti fu suo e tale  rimase per un’altra decina d’anni.

Oggi il dipartimento di stato americano, dopo l’eliminazione di al-Zawahiri, nel luglio del 22, fa sapere che al vertice dell’organizzazione terroristica sarebbe salito Saif al-Adel. Si tratta di un egiziano, che però risiederebbe in Iran. Ma ci sarebbe un problema con la componente talebana. Infatti non avendo questa mai riconosciuto l’uccisione di Al-Zawahiri, ha qualche difficoltà a sentir parlare di “successione”. Esperti dell’intelligence Usa, che seguono da decenni il movimento, parlano di al-Adel come di un professionista, tra i più esperti del movimento jihadista mondiale, spietato, efficiente e di lunga esperienza militare.

Potrebbe essere una figura “tetramente” adeguata, una volta superate le problematiche interne: l’uomo del rilancio del terrorismo jihaidista? Certo i tempi non sono più quelli dei primi anni 2000, quando Al-Qaeda si apprestava a preparare l’attentato dell’anno successivo contro gli Usa, alle Torri Gemelle, al Trade World Center e al Pentagono. Ma l’instabilità geopolitica di questi anni, potrebbe essere un catalizzatore della ripresa degli attentati. Ma d’altra parte, stanno crescendo nuove potenze mondiali, Cina e India tanto per fare solo due nomi, che, come dimostrano le loro posizioni nel conflitto russo-ucraino, hanno tutto l’interesse che un clima di tranquillità e serenità globale, favorisca il loro sviluppo economico e anche sociale. Attentati e azioniterroristiche andrebbero probabilmente contro i loro interessi. Questo cambierà il ruolo e l’operatività di Al-Quaeda  per di più con un nuovo capo?

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