Trump in bolletta, riuscirà a pagare le salate multe inflittegli?

Sia le banche che le società finanziarie hanno negato a Trump un prestito per pagare i 454 milioni di dollari di multa, cui è stato condannato a New York per frode. L’ormai candidato repubblicano alle presidenziali di novembre ne aveva appena chiesti 90 per risarcire una donna che lo aveva accusato di stupro

Quindi il candidato repubblicano per la presidenza degli Usa rischia di non potere pagare la multa che gli è stata comminata a febbraio da un giudice di New York per avere aumentato fittiziamente il valore del proprio patrimonio, il che configura una frode per investitori e istituti di credito.

A sentire i suoi avvocati, sarebbero una trentina le istituzioni finanziarie ad avergli negato dei prestiti, come ad un comune cliente catalogato come cattivo pagatore. Ora l’ex presidente è costretto a un’altra corsa contro il tempo. Non solo quella per tornare alla Casa Bianca nelle elezioni di novembre, o per il rinvio dei quattro processi indetti contro di lui, ma anche per onorare questa sentenza entro il 25 marzo, pena il sequestro del suo patrimonio immobiliare.

E Trump, che ha ormai 77 anni, non è in grado di pagare tutte le multe e i risarcimenti a cui è condannato e ha chiesto di potere pagare intanto circa 100 milioni di dollari.

Secondo esperti, citati da media americani, è difficile che Trump riesca a ottenere una fideiussione,  dal momento che le garanzie richieste dalle finanziarie sono in contanti o in titoli, e non in immobili, considerato che si assumerebbero il rischio di dovere subentrare nei pagamenti nel caso Trump non li onorasse.

Inoltre di recente ha preso in prestito gli 83,3 milioni di dollari, per il risarcimento dovuto in una causa di diffamazione alla scrittrice, E. Jean Carroll.

Il New York Times ha stimato che Trump abbia in contanti solo 350 milioni. L’ex presidente avrebbe ancora delle opzioni per evitare il pignoramento dei beni: vendere rapidamente alcune delle sue proprietà o chiedere aiuto a un ricco sostenitore.  Ma se non ci riuscisse sarebbe una situazione assai problematica, in un periodo di campagna elettorale.