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Politica

Salvini: elezioni in Russia? Il popolo quando vota, ha sempre ragione

today18/03/2024 13

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Elezioni in Russia: Putin senza concorrenza, gli oppositori imbavagliati in carcere o ammazzati, neanche un osservatore internazionale a controllare la regolarità del voto, militari armati nei pressi o addirittura nei seggi.

Queste per Matteo Salvini sono delle vere elezioni, al punto di fargli dichiarare oggi, alla notizia del plebiscito di Putin, che quando un popolo vota ha sempre ragione, le elezioni fanno sempre bene sia quando uno le vince sia quando uno le perde… e, sostiene che, quando lui le perde, cerca di capire dove ha sbagliato e come fare meglio la prossima volta. Ci sono state delle elezioni in Russia, si prenda atto del voto dei cittadini, sperando che il 2024 sia l’anno della pace.

Certo forse a Salvini piacerebbe presentarsi alle prossime elezioni come candidato unico o quasi, comunque con sfidanti capaci di raggiungere al massimo il 3-4% e poter vincere con un bel’80% e anche più. Ma queste paiono più velleitarie aspirazioni di un sogno, piuttosto che un’analisi concreta di un leader di un partito che nei sondaggi fatica ad arrivare ad un 9%.

Ma qui siamo in Italia, non in Russia. Le condizioni sono francamente poco comparabili e soprattutto non abbiamo un politico che ci guida da un quarto di secolo. Le dichiarazioni di cui sopra hanno creato un po’ di maretta nella coalizione di governo. Il ministro degli Esteri Tajani, segretario di Forza Italia, ha infatti risposto al collega vice-primo-ministro che le elezioni russe sono state caratterizzate da pressioni forti e anche violente. Navalny è stato escluso da queste elezioni con un omicidio, abbiamo visto le immagini dei soldati nelle urne, non mi sembra che sia un’elezione che rispetti i criteri che rispettiamo in Italia.

Insomma mentre nelle parole del leader della Lega sembra riaffiorare una vena pro-Putin, nella replica di Tajani si legge una severa critica alla tornata elettorale russa in chiave anti-putiniana. Come al solito, silenzio da parte della premier, non come nel 2018 quando scrisse un post su Facebook in cui faceva i complimenti a Vladimir Putin per la sua quarta elezione a presidente della Federazione russa, in cui specificava come la volontà del popolo in quelle elezioni russe apparisse inequivocabile.

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